Warner Bros. Discovery nel terzo trimestre 2023 perde 417 milioni di dollari e va giù in borsa a Wall Street. In Italia invece il gruppo americano va a gonfie vele.
Il colosso Warner Bros. Discovery, quotato al Nasdaq, ha presentato ieri i conti per il terzo trimestre: nel terzo trimestre 2023 registra una perdita significativa di 417 milioni di dollari a fronte di quasi 9.979 milioni di dollari di ricavi globali. Una cifra di rosso superiore alle stime che non è piaciuta ai mercati e a Wall Street dove il titolo di Warner Bros. ha subito una perdita del 16%.
Per l’azienda leader a livello mondiale nel settore dei media e dell’intrattenimento i primi sei mesi dell’anno si sono chiusi ancora in perdita per oltre 2 miliardi di dollari su ricavi per 21 miliardi. Pesa tuttora la forte spesa per interessi sull’ingente debito lordo maturato con la fusione e che vale oltre 47 miliardi di dollari con una leva di oltre 4 volte sulla marginalità.
Tra gli highlight del periodo, è stato segnalato che Barbie è stato il film di maggior incasso nella storia della Warner Bros., generando quasi 1,5 miliardi di dollari al botteghino globale. Il totale degli abbonati del segmento Direct-to-Consumer (che comprende HBO, Max e Discovery+) è stato di 95,1 milioni, con un calo di 0,7 milioni di abbonati globali dalla fine del secondo trimestre.
In Italia invece la situazione è ben diversa per il gruppo statunitense. Grazie ai nuovi programmi e al rinnovato palinsesto (uno su tutti Che Tempo che Fa di Fabio Fazio che sta registrando boom continui di ascolti), Discovery Italia si sta affermando come il terzo polo dell’industria televisiva italiana. E con i record di share crescono i ricavi da entrate pubblicitarie. Nel 2022 Discovery Italia srl ha realizzato un utile netto di 17,9 milioni di euro su ricavi complessivi di 244 milioni con un margine dell’utile netto oltre il 7%. L’utile operativo ha sfiorato i 21 milioni. Pur se con una lieve flessione, anche il 2022 è stato un anno più che buono a consolidare un trend di elevata redditività.
Fonti: lastampa.it | it.marketscreener.com