Ad oggi tuttavia Telecom Italia non ha chiuso il dialogo con l’altro acquirente, il fondo Clessidra, la cui offerta, già vincolante, era di poco superiore ai 300 milioni per l’attività televisiva e per i 3 multiplex di Ti Media Broadcasting. A far pendere a favore di Cairo l’ago della bilancia della trattativa, che comunque ad oggi non è ancora chiusa e il cui stato di avanzamento sarà portato all’attenzione del Cda del 7 febbraio, appare fondamentalmente l’opportunità per Telecom Italia di mantenere nel proprio perimetro di attività l’operatore di rete, TIMB.
Telecom Italia Media Broadcasting, che è al 100% di Ti Media, ha buone prospettive di business e utili in aumento (nei primi nove mesi del 2012 i ricavi ammontano a 56,3 milioni di euro, rispetto ai 40,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2011, con un incremento di 15,6 milioni di euro). Senza contare che Telecom Italia può valutare la possibile futura riconversione delle frequenze tv in frequenze per le telecomunicazioni nonché il valore che esse hanno a bilancio. Un asset, quello dei multiplex, che anche nei confronti del mercato può fare la differenza.
Fonte: Adnkronos
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.
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In verità credo che sia Berlusconi a comprare e non Cairo