Il consorzio DVB (Digital Video Broadcasting Project), composto da più di 200 produttori, operatori di rete e regolatori, pianifica l’evoluzione dello standard Common Interface Plus, che consente ai dispositivi televisivi di interfacciarsi con le piattaforme pay e con i sistemi di Accesso Condizionato che criptano le trasmissioni, anche in HD.
L’aggiornamento potrebbe includere l’estensione al CI+ browser in modo da sfruttare la connettività alla banda larga delle smart tv e tutti i nuovi servizi convergenti via Internet, ma anche la possibilità di transcodifica e di watermarking. Martin Gold, presidente della divisione commerciale DVB per il CI Plus, ha dichiarato che eventuali miglioramenti al progetto CI Plus v. 1.4 dovrebbero includere la retrocompatibilità con la versione 1.3.
«Molti operatori tv e tlc di pay-tv sono interessati allo sviluppo e realizzazione di contenuti televisivi su IP, usati spesso come un supporto per trasmettere servizi», ha detto Gold. «I dispositivi host sono sempre più in grado di essere collegati a reti a banda larga, e hanno sempre più capacità ibride broadcast-broadband. E quasi il 100% di iDTV in vendita oggi hanno tale capacità».
Il DVB ha iniziato a lavorare sullo standard CI Plus nel mese di aprile 2011, secondo l’accordo con la CI Plus LLP per sviluppare lo standard che consente ai moduli di Accesso Condizionato di sfruttare in modo sicuro gli iDTV. Una parte delle nuove estensioni della versione 1.4 consentirà miglioramenti verso un’offerta più convergente tra televisione e Internet, grazie al CI Plus browser verso i servizi ibridi come il Video on demand e le guide EPG. La v. 1.4 potrà anche supportare meglio le nuove applicazioni su piattaforme MHP e HbbTV. Il DVB sta sviluppando anche le funzionalità di doppio tuner, ed è in progetto la sostituzione del vecchio slot PCMCIA.
Fonte: broadbandtvnews.com