Switch-off digitale terrestre, operatori in disaccordo sul passaggio al DVB-T2

digitale terrestre switch-off dvb-t2Gli operatori tv non riescono proprio a mettersi d’accordo sulla roadmap per la liberazione della banda 700 MHz in favore del 5G per le telco e sul fatidico passaggio al digitale terrestre di seconda generazio­ne, il DVB-T2.

Un passaggio obbligato quello del DVB-T2 se tutti i canali di tutti gli operatori tv vorranno rimanere in onda sul dtt.

In settimana sono scaduti i termini delle consultazioni pubbliche del Ministero dello sviluppo economico sulla nuova roadmap e sulle questioni che riguardano le tv locali.  Gli operatori e le associazioni hanno quin­di inviato le proprie posizioni sui punti nodali e ora il Ministero dovrà lavorarci per poi arrivare ai provvedimenti finali previsti entro i prossimi due mesi.

Una delle questioni che vede in forte disaccordo gli operatori tv, e che avrebbe ripercussioni an­che sui cittadini, è quella del passaggio al sistema di codifica delle trasmissioni del digitale terrestre mpeg-4. In sostanza il Ministero ha previsto un passaggio inter­medio a una tecnologia già vecchia prima di approdare al nuovo standard a giugno del 2022, che richiederà alla maggior parte delle famiglie di adattare o cambiare i ricevitori, ovvero che si tenga l’attuale digitale terrestre ma si usi un sistema di codifica che consenta di comprimere di più i canali tv. In questo modo le famiglie che hanno i televisori in HD non sarebbero toc­cate.

La data prevista per questo passag­gio all’mpeg-4 è slittata dall’1 gennaio 2020 all’ultimo quadrimestre 2021. Persidera, però, preferirebbe passare direttamente al DVB-T2 con codifiche HEVC perché vende capacità trasmis­siva e solo col passaggio secco al nuovo standard potrebbe continuare con l’attuale numero di canali alla stessa definizione.

Anche la Rai, seppur disposta, trova diffi­coltà nel passaggio all’mpeg-4 perché non riuscirebbe a coprire il 90% della popola­zione. Il passaggio soft, soprattutto per non perdere telespettatori, è appoggiato invece da Mediaset e sarebbe il percorso avallato dalla maggior parte degli operatori.

Fonte: ItaliaOggi

3 thoughts on “Switch-off digitale terrestre, operatori in disaccordo sul passaggio al DVB-T2

  1. Non serve a niente far slittare il passaggio intermedio: uno che non ha ancora capito cosa deve fare, non lo capirà lasciandogli ancora qualche mese (anzi, visto che è partito il reddito di cittadinanza, quale occasione migliore per far cambiare i televisori e cominciare a fare lo spazio che serve per le altre cose: così, magari andremo avanti con le infrastrutture tecnologiche).
    Si può sempre comprare un decoder che dovrebbe costare molto meno di un televisore.
    Ma è sempre la stessa questione: se uno non vuole o non sa. Fatto sta che l’Italia sembra il Paese delle proroghe su tutto. Ma non per motivi seri: più che altro per pigrizia e ignoranza.
    Intanto comincia a non vedersi la TV: aggiornamenti? Problemi? Nessuno dice niente: bisogna chiedere al vicino, per sapere come vede lui! E poi, al limite, segnalare. Se vi sembra……….

  2. Che bello, così dal prossimo anno potremo vedere in full-HD i 300 canali di gioielli, cartomanti, numeri del lotto, quadri, tappeti e prodotti per dimagrire o per togliere i calli. Esistessero almeno i doppioni dei canali principali, su altri MUX, in modo che quando uno squadretta si può continuare a seguire su un altro. Almeno i canali per i qulai si paga il canone forzatamente.

  3. Visto che la Televisione è spazzatura e non informa più…quale miglior modo per non vederla più definitivamente e cominciare con la terapia della disintossicazione…

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