L’Agcom prepara la stretta per lo streaming illegale: si potrà intervenire quasi in tempo reale (entro 30 minuti) per chiudere i siti pirata che trasmettono eventi sportivi live.
Agcom si prepara a una stretta contro la pirateria audiovisiva online attraverso la modifica del regolamento della Delibera 680/13/CONS del 12 dicembre 2013, a breve in consultazione pubblica.
Recentemente richiesta negli emendamenti alla manovra economica del governo, l’Autorità per le comunicazioni sta progettando la modifica al regolamento sulla tutela del copyright online che appare oramai imminente. Il consiglio dell’Agcom ha discusso sull’argomento nella riunione di ieri (come riporta Il Sole 24 ore) e ne riparlerà il prossimo del 21 dicembre, quando il relatore Massimiliano Capitanio (commissario Agcom) potrebbe presentare le modifiche al regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica.
Lo stesso Capitanio è promotore di una proposta di legge che vorrebbe di introdurre delle nuove misure per combattere la pirateria che riguardano il contrasto al camcording (le registrazioni di eventi live o in sala) e il tracciamento dei pagamenti online per contrastare le organizzazioni criminali. Nell’ultimo rapporto Fapav-Ipsos è stato stimato che nel 2021 il danno legato alla pirateria di eventi sportivi in diretta è consistito in 11 milioni di fruizioni perse e perdita di fatturato pari a 267 milioni di euro.
Nel 2018 il regolamento dell’Autorità comprendeva già la possibilità di emanare provvedimenti cautelari, in caso di violazioni o minacce comprovate di violazioni di diritti, entro tre giorni dalla ricezione della segnalazione, che gli ISP, cioè i provider che veicolano siti web, chat e canali Telegram e altri mezzi, dovevano eseguire (cioè interrompere le comunicazioni) entro 48 ore.
Ora le modifiche da inserire al regolamento farebbero accelerare i provvedimenti cautelari in modo quasi istantaneo (in 30 minuti). Ma per realizzare questo processo rapido è necessaria l’implementazione di una piattaforma tecnologica che dovrà consentire ai titolari dei diritti, sotto la propria responsabilità, di segnalare ad Agcom i siti pirata con immediata risposta. L’Autorità dovrà inoltrare immediatamente l’ordine tramite la medesima piattaforma ai provider per spegnere e disattivare i canali entro 30 minuti. Chi realizzerà e implementerà questa piattaforma? E quanto costerà per i provider?
Fonte: Il Sole 24 ore