MILANO (MF-DJ) – Sky ha chiesto alla Commissione Europea di poter operare sul digitale terrestre televisivo gia’ dalla primavera di quest’anno, ma solo in chiaro. La novita’, si legge in MF, e’ contenuta nel documento di consultazione che Bruxelles ha inviato alle aziende del settore all’inizio di marzo per avviare una consultazione pubblica prima di prendere una decisione.
Si tratta di un breve formulario di sette pagine, spedite dalla direzione generale della Concorrenza del commissario Antitrust, Joaquin Almunia, a tutte le parti per avere un commento su un settore in fortissima evoluzione. “News Corp“, si legge nella premessa della lettera, “non puo’ intraprendere attivita’ sulla piattaforma digitale terrestre, ne’ come operatore di rete ne’ come fornitore di servizi pay tv al dettaglio, ne’ puo’ richiedere alcuna autorizzazione a tal fine”. Nonostante cio’, considerato il fatto che sono passati quasi sette anni dall’imposizione della Ue a Sky di operare sulla piattaforma satellitare fino a tutto il 2011, il network televisivo ha deciso di chiedere uno sconto e ora Bruxelles lo ha messo nero su bianco.
La Commissione, in attesa di prendere una decisione che potrebbe arrivare gia’ entro la fine della primavera e che potrebbe essere positiva per il colosso di Rupert Murdoch per via delle mutate condizioni di mercato, ha deciso percio’ di sondare il terreno del mercato italiano. Mercato che, secondo le prime indiscrezioni, rispondera’ entro il 22 marzo. A questo punto mancano i pareri delle autorita’ di controllo italiane, che non si sono ancora espresse ma lo faranno a breve. Poi il pallino tornera’ di nuovo ad Almunia, il quale potrebbe tenere conto delle osservazioni italiane.
Fonte: MF – Milano Finanza
Ancora nessuna notizia dalla Commissione Europea sull’ingresso di Sky nel mercato del digitale terrestre.
Anche la Rai fa sentire la sua voce contraria sulla spinosa questione. Secondo MF, il direttore generale Mauro Masi avrebbe scritto al Commissario Ue alla Concorrenza, Joachin Almunia, e al responsabile della direzione generale Alexander Italianer, per avere conferma del fatto “che la Commissione europea si accinge a modificare taluni impegni cui era stata condizionata l’approvazione dell’operazione di fusione Stream-Telepiù” e per verificare se sia vero che Bruxelles intende “revocare” tale impegno prima della data prevista, quella del 31 dicembre 2011.
“Con riserva di esporre le proprie valutazioni in maniera compiuta Rai sottolinea sin d’ora l’importanza cruciale che questo impegno riveste, sia per garantire un minimo di concorrenza potenziale nei confronti della posizione ancora super dominante di Sky, sia per evitare il rischio di trasferimento ed estensione del suo potere economico in altri mercati”.
Confalonieri (Mediaset) ribadisce: no a ingresso Sky nel digitale terrestre
Cologno Monzese (Milano), 24 mar. – (Adnkronos) – No all’ingresso di Sky nel digitale terrestre. A ribadirlo e’ il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, nel corso di un incontro oggi con gli analisti finanziari dopo la diffusione dei dati di bilancio di ieri. “Sulla pretesa di Sky di ottenere con largo anticipo rispetto agli impegni europei la possibilita’ di acquisire frequenze terrestri, la nostra posizione -ha sottolineato Confalonieri- e’ molto chiara. In compagnia di tutti gli altri operatori tv noi diciamo che non ci sono cambiamenti tali sul mercato che consentano al monopolista satellitare di acquisire le scarse frequenze di trasmissione, gia’ insufficienti per gli operatori attuali.
In piu’ -secondo Confalonieri- nessun operatore tv e’ riuscito a scalfire il monopolio Sky sul satellite come invece la Commissione europea auspicava accadesse. L’unica alternativa alla posizione stradominante di Sky nella pay tv siamo noi di Mediaset e Dahlia Tv e fa riflettere che utilizziamo le frequenze che ora Sky rivendica a se'”.
(Tvblog) – L’Agcom ha inviato un suo parere negativo all’Europa che in queste settimane sta decidendo se rimuovere in anticipo il divieto per Sky di entrare nel digitale terrestre. Secondo l’Autorità garante per le Comunicazioni il limite imposto a Sky nel momento della fusione fra Telepiù e Stream, che di fatto la rendeva monopolista sul satellite, ha ancora senso di permanere esattamente nella formula che prevede la sua esclusione di qualsiasi altra piattaforma trasmissiva fino al termine 2012.
Dello stesso parere è anche l’Antitrust. Spaventa quindi, non solo Mediaset, il fatto che la Sky possa fare il suo ingresso nel DTT partecipando alla prevista gara per l’assegnazione dei nuovi multiplex già nei prossimi mesi. Le due Autorità di garanzia e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri sono concordi: non vi sono state modifiche sostanziali al mercato tali da rimuovere il dorato isolamento di Sky sul satellite.