Sky, anche Mediaset e La7 chiederanno i diritti di ritrasmissione?

sky vs mediaset

La Rai per i suoi canali sul satellite potrà chiedere un compenso a Sky. Cairo e Berlusconi alla finestra per battere cassa con la pay-tv

Ora che il Garante per le comunicazioni ha imposto con una precisa delibera che la Rai è obbligata a trasmettere i propri canali sulla piattaforma satellitare pay di Sky senza alcun oscuramento in cambio di un compenso “equo, proporzionato e non discriminatorio“, anche gli altri big della tv, da Mediaset e La7, potrebbero pretendere il pagamento dei diritti di ritrasmissione. Lo scrive oggi Aldo Fontanarosa su La Repubblica.

Il principio della delibera Agcom, che tenta di regolare una lunga querelle (costellata di sentenze) tra la tv di Stato e la pay-tv, potrebbe estendersi a qualsiasi altra emittente italiana. La Rai non potrà chiedere la luna al colosso di Rupert Murdoch. Ma se riuscisse a strappare una cifra rilevante per l’ospitalità dei suoi canali in chiaro sul decoder di Sky, allora anche La7 e soprattutto Mediaset avranno facile gioco a chiedere tanto. In altre parole, la Rai farà da apripista: le condizioni del suo contratto, del suo accordo con Sky saranno presumibilmente replicate negli accordi tra l’emittente a pagamento e qualsiasi altro editore rivendicasse l’identico diritto di ritrasmissione.

Uno studio internazionale della società di consulenza Nera, riferito al mercato statunitense (“Delivering for Television Viewers”, 2014), indica i criteri che un venditore dovrebbe invocare in casi del genere, per il calcolo della “ricompensa”. Lo studio cita le dimensioni economiche del compratore (3 miliardi di fatturato, per Sky), i suoi abbonati (oltre 4,7 milioni); ma anche il fatturato del venditore e il suo investimento per la costruzione dei canali e del palinsesto. Lo studio di Nera suggerisce poi al venditore di cedere l’intera programmazione (e non solo le sue parti più brillanti), infine di esigere una cifra in contanti evitando contropartite, ad esempio sotto forma di diritti televisivi.

Nell’ottobre scorso il consigliere di amministrazione Mediaset Gina Nieri aveva dichiarato in occasione della presentazione del XII rapporto di ITMediaCunsulting sullo stato del mercato televisivo in Europa: «A chi usa i nostri contenuti senza avere un contratto o un accordo con noi chiederemo la retransmission fee, come accade nel resto del mondo. I contenuti che noi mandiamo in onda free possono essere riprodotti da altri se ci corrispondono il giusto, e se quindi ne scaturisce una convenienza anche per noi». Chiaro riferimento alla polemica sul mancato corrispettivo sulla messa in onda dei canali del Biscione sulla piattaforma satellitare a pagamento di Sky Italia.

Fonte. La Repubblica | corrierecomunicazioni.it

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