Rapporto Censis 2014, Italia in ritardo sulla banda larga

infografica-censis-2014Secondo il 48esimo rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, la difficoltà di accesso a Internet rappresenta una barriera per lo sviluppo. Rimane alto il divario digitale tra Nord e Sud. E preoccupa la scarsa digitalizzazione e informatizzazione degli istituti scolastici.

Il documento mette in evidenza che, sebbene la banda larga ormai possa vantare una diffusione in linea con i richiami della Comunità Europea, sul fronte della velocità di connessione e sulla diffusione delle cosiddette Nga (Next Generation Access), il quadro appare negativo. Se nei progetti strategici per l’Italia si punta al raggiungimento di una copertura a 30 Mbps su tutta la penisola, e sulla metà a 100 Mbps entro il 2020, nel 2013 solo il 21% delle famiglie ha potuto avvantaggiarsi di una copertura della banda larga ultraveloce. Per quanto riguarda lo standard delle connessioni, l’1% dei contratti è stipulato per una velocità pari o superiore a 30 Mbps e lo 0% contempla una velocità di rete pari o superiore a 100Mbps, mentre la media Ue segna un 5%.

Il 19% dei cittadini europei di 16-74 anni non ha mai usato un computer. A questo valore medio si avvicinano la Provincia autonoma di Bolzano (23%), l’Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia (28%), la Lombardia (29%). Valori decisamente peggiori si registrano al Sud. La maglia nera nella penetrazione dell’uso del pc spetta alla Campania (48%), ma anche Piemonte, Umbria (35%) e Lazio (30%) si segnalano con percentuali elevate. «Ma l’Italia – spiegano dal Censis – sta accumulando ritardi anche sul fronte della modernità delle infrastrutture rispetto agli altri membri dell’Unione europea».

A fronte del 63,5% di italiani che utilizzano internet, gli utenti dei social network sono il 49% della popolazione e arrivano all’80% tra i piu’ giovani di 14-29 anni. Tra il 2009 e il 2014 gli utenti di Facebook 36-45enni sono aumentati del 153,4% e gli over 55 del 404,7%. Considerando il totale degli iscritti italiani a Facebook, le quote prevalenti sono rappresentate dai 36-45enni (pari al 21,3% del totale degli iscritti) e dai 19-24enni (18,1%). Gli utenti italiani di Instagram sono circa 4 milioni. Delle 4,7 ore trascorse mediamente in un giorno su Internet, 2 sono dedicate ai social, con una modalità di connessione praticamente continua grazie all’uso sempre più diffuso dei device mobili. Il numero di chi accede a Internet tramite cellulare in un giorno medio (7,4 milioni di persone) è ormai più alto di quanti accedono solo da pc (5,3 milioni) o da entrambi (7,2 milioni).

Le scuole italiane sono tra le ultime in Europa per disponibilità di collegamenti a Internet in banda larga. E per il decollo della scuola digitale servirebbero 650 milioni di euro all’anno, secondo le stime del Censis. Il 25,3% degli studenti di terza media e il 17,9% di quelli del terzo anno delle superiori frequentano scuole senza connessione a banda larga, a fronte di valori medi europei di gran lunga inferiori (rispettivamente, 5% e 3,7%). Il 19% degli studenti in uscita dalla scuola media di primo grado e il 33% degli iscritti al terzo anno della secondaria di secondo grado ha studiato in istituti dotati di strutture per l’apprendimento informatico, contro medie europee del 58% e del 61% rispettivamente. Se 100 studenti italiani iscritti all’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado o al terzo della secondaria di secondo grado dispongono rispettivamente di 8,3 e 8,2 computer, 100 dei loro coetanei europei ne hanno mediamente 21,1 e 23,2.

Fonti: fastweb.it | corrierecomunicazioni.it | tg24.sky.it

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