Rai Way ha sperimentato la prima trasmissione 5G Broadcast

Rai Way ha condotto la prima sperimentazione in Italia delle trasmissioni 5G Broadcast.

Il Teatro Massimo di Palermo ha ospitato venerdì 17 marzo 2023 il primo test, dove sono state realizzate e trasmesse nell’area di Palermo le riprese VR360 di tipo artistico legate a uno spettacolo di balletto con tecnica Impersive POV. Gli studenti del Convitto Nazionale Falcone hanno potuto fruire dello spettacolo attraverso appositi visori.

Nel luglio 2022, un consorzio composto da 11 partner guidato da Rai Way ha vinto il bando di gara indetto dal Ministero dello Sviluppo Economico (oggi MIMIT) “5G AUDIOVISIVO 2022”, ottenendo un finanziamento di 1 milione di euro. Il consorzio è composto da Rai, con le sue Direzioni Centro Ricerche Innovazione Tecnologica e Sperimentazione e il Centro di Produzione TV di Torino, Comune di Torino, Rohde&Schwarz, OpNet, Politecnico di Milano, MainStreaming, Impersive, Kinecar, RETESETTE, La Sicilia Multimedia e il Teatro Massimo di Palermo

Il progetto 5G Audiovisual Broadcast Broadband Network, della durata di un anno, prevede la sperimentazione del 5G Broadcast con copertura delle aree delle città di Palermo e Torino e la realizzazione di use case innovativi..

Mauro D’Onofrio, Head of Innovation&Research della Direzione Technology di Rai Way, responsabile del progetto, ha dichiarato: «Siamo molto soddisfatti di aver realizzato il primo use case del progetto al Teatro Massimo di Palermo. Il progetto 5G Audiovisual Broadcast Broadband Network integra le tecnologie 5G nell’ambito del workflow della produzione di contenuti televisivi live e consente scenari artistici innovativi utilizzando le potenzialità della rete. Presenta inoltre elementi tecnologici all’avanguardia per la distribuzione dei contenuti all’utente, sperimentando la diffusione ibrida su reti 5G Broadcast e Broadband, in scenari di fruizione indoor, outdoor e automotive».  

Rai Way sta sperimentando la tecnologia 5G Broadcast che implementa una trasmissione di tipo one-to-all, come per la digitale terrestre, e una ricezione SIM-agnostic, operando su infrastrutture di rete e risorse di frequenze nella banda 700 MHz concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico indipendenti da quelle deglii operatori di telefonia mobile. La trasmissione ibrida su reti 5G Broadcast e a banda larga sarà resa possibile dallo sviluppo di un prototipo di ricevitore, basato su software open source, condiviso all’interno del gruppo 5G-MAG.

Fonte: advanced-television.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.