Rai, Bilancio 2021 in pareggio grazie al Canone TV in bolletta

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La Rai chiude il Bilancio economico 2021 sostanzialmente in pareggio come l’anno precedente. Crescono i ricavi a 2687,7 milioni complessivi grazie alle entrare del Canone TV riscosso nella bolletta elettrica.

L’11 maggio prossimo il Cda della Rai approverà il bilancio economico per il 2021. Sarà in pareggio, come il precedente. Da notare per Viale Mazzini un rialzo dei ricavi esterni che crescono di 179 milioni rispetto al 2020 e arrivano a 2687,7 milioni complessivi.

La TV pubblica però vede un futuro incerto dei suoi conti a causa della decisione del governo di togliere il canone TV dalla bolletta elettrica (su indicazione dell’Unione Europea), se non si troverà un metodo di riscossione altrettanto valido dell’abbonamento TV. La Rai, infatti, in questi 7 anni di riscossione nelle fatture dell’energia elettrica dell’imposta sul possesso del televisore, è riuscita ad aggiustare i propri conti e far quadrare i bilanci, grazie alla vittoria sull’evasione (dal 2011 al 2015 si contava a 500 milioni di tasse non pagate), e anche grazie alla rinuncia dal parte dello Stato al prelievo sul gettito lordo del canone (trattenuta del 5% in vigore dal 2015).

Ha incamerato molti soldi in più alla voce canoni nel 2021 (sempre rispetto all’anno precedente): 78 milioni di euro in più dal canone delle famiglie; 18,5 milioni in più dal canone speciale che versano da bar, ristoranti e alberghi. Da un anno all’altro, la TV di Stato arretra un poco nei soldi recuperati dagli evasori (rispetto al 2020). Ma alla fine dei conti sul 2020 aumenta i ricavi dai canoni complessivi di 93,7 milioni di euro.

Ad aiutare Viale Mazzini è anche la vistosa ripresa del mercato pubblicitario dopo i mesi bui della pandemia. Il mercato delle inserzioni televisive e via Internet – che interessa alla Rai – passa dai 4030 milioni del 2020 ai 4612 milioni del 2021, come bacino complessivo.

Nel bilancio del 2021 si registrano le solite note dolenti sulla posizione finanziaria netta della Rai, che indica lo stato reale di salute dell’azienda della TV di Stato (misura la differenza tra i debiti finanziari e le disponibilità liquide subito attivabili): nonostante un lieve miglioramento rispetto al 2020 l’indebitamento dell’azienda rimane vicino ai 500 milioni (498,7 mln). Infine i costi esterni crescono di 46,5 milioni arrivando a quota 911,3 milioni.

Fonte: repubblica.it

 

 

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