Canone Rai fuori dalla bolletta elettrica dal 2023

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A partire dal 2023 il Canone Rai non sarà più pagato direttamente nella bolletta elettrica. Lo scorporo dell’abbonamento TV, che in realtà è ancora una vetusta tassa sul possesso del televisore, è stato approvato mercoledì scorso nel decreto energia alla Camera. La separazione del Canone TV dalle fatture della fornitura di energia elettrica è stata richiesta dall’Unione Europea.

Nel 2023 quindi niente più Canone Rai in bolletta elettrica. L’ordine del giorno presentato da Maria Laura Paxia (gruppo Misto) al decreto energia è stato approvato mercoledì alla Camera. Il governo rappresentato in Aula da Vannia Gava, sottosegretaria per la Transizione ecologica ha accettato l’odg dapprima come raccomandazione, e poi è stato accolto con riformulazione (senza dunque dover essere posto ai voti) prevedendo di «adottare misure normative dirette a scorporare dal 2023 il canone Rai». Paxia ha sottolineato che così si dà «seguito all’impegno che l’Italia aveva con l’Unione Europea di scorporare il canone Rai» in quanto «onere improprio».

L’abbonamento Rai è entrato nelle bollette elettriche nel lontano 2016, introdotto dal governo Renzi per contrastare l’altissima evasione storica della tassa. È in vigore solo nel canone per privati e viene rateizzato nelle fatture di un anno. La tassa è dovuto da tutti i clienti intestatari di una fornitura di energia elettrica nell’abitazione di residenza. Sono esenti invece i contratti non residenti. L’importo è di 90 euro viene addebitato per famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di televisori posseduti, suddividendolo in 10 rate mensili da gennaio ad ottobre.

Aggiornamento:

L’odg ha però solo valenza politica, e non sarebbe vincolate per il governo anche se pressato dalla UE. L’ordine del giorno infatti dovrà essere vagliato dall’Assemblea o da una Commissione. Eliminare il canone Rai dalla bolletta in ogni caso significherebbe mettere a rischio la certezza delle entrate per la TV pubblica (che incassa solo una percentuale della tassa). Viale Mazzini naviga in una situazione economica di crisi con una posizione finanziaria netta in rosso per 604 milioni a fine 2020 (e -317,3 milioni nel semestre).

Secondo il Sole 24 Ore il governo non considera lo scorporo dell’abbonamento Rai una priorità, supponendo che la tassa è una voce riconoscibile e separata all’interne delle fatture delle compagnie dell’energia.

Vedi qui tutte le informazioni sul Canone Rai, come ottenere l’esonero e fare disdetta.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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