Rai: appello intellettuali “irragionevole chiudere Rai Med”

«La chiusura di Rai Med, l’unico canale italiano e il primo in Europa diffuso anche in arabo, ci appare una decisione irragionevole, un provvedimento più che doloroso, che arriva proprio nel momento in cui sulle sponde del Mediterraneo si sta giocando una partita storica, da un punto di vista politico, economico e culturale». Lo sostengono in un appello inviato al presidente Napolitano e ai presidenti Fini, Schifani, al premier Monti e ai ministri dei beni culturali, dello sviluppo economico, degli esteri e per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, nonché ai vertici della Rai, un gruppo di 40 intellettuali secondo i quali «cancellando la finestra di Rai Med, l’Italia, prima ancora del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, si preclude uno strumento essenziale di intervento in un’area strategica, dove il nostro Paese dovrebbe anzi moltiplicare gli sforzi e le occasioni di presenza».

«Le ‘primavere arabe’ – si sostiene nell’appello – rappresentano un punto di non ritorno perché la rivolta dei popoli della sponda sud è nata soprattutto per chiedere diritti e futuro. Se i percorsi elettivi consentiranno la nascita di governi democratici, la nuova frontiera del Mediterraneo sarà lo sbocco naturale del nostro Paese, sia per la cultura che ci accomuna, sia per i processi economici che s’innesteranno. Gli eventi di questi ultimi mesi ci mostrano quanto sia importante, spesso determinante, la comunicazione per la nascita delle nuove democrazie e soprattutto per creare un forte dialogo nord/sud. Per questi motivi chiediamo alla Rai di ripensare alla chiusura di Rai Med, restituendo alla Sicilia e all’Italia quel ruolo di mediazione che sia la Storia sia la Geografia le hanno sempre riconosciuto». (ANSA)

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