Aria di rottura tra l’editore di El País e Mediaset España. E la Consob spagnola indaga sulla sentenza della Corte Suprema per lo spegnimento di 9 canali.
Il mondo televisivo spagnolo da qualche tempo è in pieno fermento. Ma al centro del risiko iberico non c’è solo la piattaforma digitale a pagamento Digital+, la cui maggioranza (56%) detenuta da Prisa è in vendita da oltre un anno senza che si sia mai definito nulla. E’ lo stesso gruppo editoriale che possiede il primo quotidiano nazionale, El País, a giocare un ruolo fondamentale nello scacchiere delle frequenze tv, visto che come riportato da alcuni siti d’informazione iberici la società sta valutando l’uscita dal capitale (17,6%) di Mediaset España, a sua volta azionista al 22% di Digital+ nel cui capitale figura anche Telefonica.
Che Prisa voglia sciogliere questo intreccio, scrive MF, è cosa risaputa, solo che per ora non vi è la formalizzazione della trattativa con la controparte. Ad accelerare questo processo potrebbe essere la ventilata uscita dal Cda di Mediaset España, guidato dal consigliere delegato Paolo Vasile, dai consiglieri del socio di minoranza, ovvero Manuel Polanco (esponente della famiglia fondatrice di Prisa) e Juan Luis Cebriàn.
Intanto, dopo la decisione presa nel dicembre scorso dal Tribunale Supremo spagnolo che impone a Mediaset, Vocento e Atresmedia (ex Antenna 3 partecipata da De Agostini) la chiusura di nove canali entro il 6 maggio, la Consob locale ha inviato ai network tv una richiesta formale per stabilire se la decisione della Suprema Corte spagnola impatterà sugli interessi dei gruppi. La risposta dei network non si discosta molto dal parere scritto nei loro bilanci annuali. Nonostante la decisione della Corte, per il broadcaster la questione è una formalità e pensano di poter avviare un tavolo di trattative per risolverla, pur ritenendo che la chiusura dei canali non comporterà perdite significative.
Per il Biscione (che dovrà rinunciare a due canali) gli investimenti fatti nel digitale terrestre iberico dovrebbero compensare la decisione del Tribunale anche se si dovesse verificare la chiusura. Lo stesso Vasile di Telecinco ha precisato però che «il governo non può e non deve essere coinvolto in questioni che sono puramente formali».
Fonte: MF – Milano Finanza
Aggiornamento 11/04/2011:
Prisa incarica Credit Suisse per collocamento 3,69% capitale di Mediaset Espana
Credit Suisse ha ricevuto un mandato da Prisa per collocare sul mercato una quota del 3,69% di Mediaset Espana che ai prezzi attuali vale circa 120 milioni di euro. In una nota la banca svizzera ha annunciato che venderà a investitori istituzionali un pacchetto di 15 milioni di azioni del gruppo televisivo controllato da Mediaset attraverso una procedura di accelerated book building.