Netflix, da oggi negli USA e in Italia parte l’abbonamento con la pubblicità

Netflix

Esordisce oggi alle ore 17 negli USA e in altri 11 Paesi (Italia compresa) il lancio del nuovo piano di abbonamento più economico di Netflix con il supporto della pubblicità

Il nuovo piano Netflix costerà 6,99 dollari negli Stati Uniti (in Italia costerà 5,49 euro al mese) e includerà da quattro a cinque minuti di pubblicità per ogni ora di contenuti (con spot da 15-30 secondi prima e durante i film e le serie TV). Inoltre la library sarà limitata (per ora) a una parte del catalogo di contenuti (per questioni di di diritti) che saranno trasmessi con qualità video 720p/HD. Non poi sarà possibile scaricare i titoli sui dispositivi mobili.

I formati pubblicitari e l’approccio alla vendita degli annunci di Netflix si evolveranno nel tempo. Il lancio del servizio, chiamato «Base con pubblicità» e previsto in una dozzina di paesi, tra cui l’Italia, avviene un mese prima che la rivale Disney+ avvii il suo primo piano di pubblicità e mentre Netflix cerca di incrementare la crescita degli abbonati e le entrate dopo un 2022 tumultuoso.

Intanto proseguono i colloqui con i principali studios, a coronamento di sette mesi di attesa tra l’annuncio del gigante dello streaming di voler entrare nel business degli annunci pubblicitari e il debutto del prodotto. L’azienda di Los Gatos, in California, si è finora assicurata grandi inserzionisti per il suo lancio iniziale. Ha stretto una partnership con Microsoft Corp. per vendere il suo inventario pubblicitario iniziale e ha assunto nuovi dirigenti del settore pubblicitario (tra cui due ex dirigenti di Snap: Jeremi Gorman, presidente della pubblicità mondiale, e Peter Naylor, vicepresidente delle vendite pubblicitarie).

Obiettivo: aiutare a sviluppare il business, pur continuando a contrattare con diversi grandi studios il diritto di pubblicare annunci sui loro contenuti nel nuovo servizio o, viceversa, di inserire i loro contenuti in slot pubblicitari, secondo alcune fonti. Tra gli studios con cui Netflix non ha ancora finalizzato accordi di licenza rivisti ci sono Walt Disney Co., NBCUniversal di Comcast Corp., Sony Pictures Television, Warner Bros. Discovery Inc. e Lions Gate EntertainmentCorp.

Disney non produce contenuti originali per Netflix, ma fornisce repliche di programmi popolari come Grey’s Anatomy e How to Get Away with Murder. NBCUniversal è un importante fornitore di contenuti originali e di library per Netflix, tra cui il dramma You. Continuano anche i colloqui con Sony Pictures Television, che produce The Crown e Cobra Kai e vende allo streamer i suoi film nelle sale e le repliche di Breaking Bad. Tra le società di produzione più vicine a un accordo con Netflix c’è Warner Bros, che produce spettacoli originali e vende contenuti della library allo streamer.

Non è chiaro quali contenuti di fornitori esterni non saranno ricompresi nel nuovo servizio. Il diritto di Netflix di inserire annunci pubblicitari o di includere contenuti in slot supportati dalla pubblicità dipende dai termini dei suoi accordi di licenza iniziali con gli studios. Netflix ha dichiarato che il livello pubblicitario includerà contenuti che rappresentano 1’85-90% delle visualizzazioni sulla sua piattaforma.

Fonte: ItaliaOggi | Wall Street Journal

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