Secondo lo studio condotto da R&S Mediobanca nel 2016 il settore radio televisivo italiano vale 9 miliardi di euro con Mediaset, Rai e Sky che ottengono quasi il 90% dei ricavi totali.
Lo studio sul mercato tv sul periodo 2012-2016 fotografa un 2016 positivo per il settore televisivo che vede protagonisti i principali 5 operatori televisivi italiani, ovvero Rai, Mediaset, Sky Italia, Discovery e La7. Nel 2016 il settore televisione e radio in Italia incide per lo 0,5% del PIL nazionale. Nel 2016 il giro d’affari vale 9 miliardi di euro e registra una crescita del +6,5% sul 2015. La tv in chiaro genera i maggiori ricavi, ovvero 5 miliardi di euro (+9,8%), seguita dalla pay-tv con 3,4 miliardi di euro (+2,6%) e dalla radio con 0,6 miliardi di euro (+3,2%).
In Italia al solito il mercato è molto concentrato, con i tre operatori principali – Mediaset, Rai e Sky – che detengono congiuntamente quasi il 90% dei ricavi totali televisivi nazionali. In particolare, nel 2016 oltre l’80% dei ricavi totali della tv in chiaro è generato da Rai (49,9%) e Mediaset (32,8%). Nella tv a pagamento Sky si conferma di gran lunga il primo operatore con una quota del 77,1%, seguita da Mediaset con il 20,6%. All’interno del sistema dell’informazione, il mezzo tv conferma la sua centralità sia per numero di fruitori raggiunti che per gli introiti generati.
La tv in chiaro raggiunge la totalità del pubblico televisivo, pari a circa 25 milioni di famiglie, mentre la tv a pagamento è accessibile da poco più di un terzo della popolazione italiana (circa 9 milioni di famiglie).
Nella tv in chiaro, la quota di mercato maggiore è stabilmente detenuta dalla Rai (44,9% nel 2016), davanti a Mediaset (32,8%), Discovery Italia (3,9%), La7-Cairo (2,8%) Sky (1,4%): nella tv a pagamento Sky, che propone offerte fruibili attraverso piattaforma satellitare e online NOWTv si conferma di gran lunga il primo operatore con una quota del 77,1% nel 2016, seguito da Mediaset (20,6%) che offre contenuti sulla piattforma digitale terrestre e sul web con Infinity.
Raccolta pubblicitaria: a crescere maggiormente è Discovery
I ricavi aggregati dei cinque principali gruppi televisivi italiani (Rai, Mediaset, Sky Italia, Discovery, La7) si attestano nel 2016 a 9,5 miliardi di euro (+6,8% sul 2015 e +1,1 sul 2012).
Il settore sembra quindi aver assorbito i colpi della crisi congiunturale degli anni passati e manifesta segnali di ripresa, intravisti già nel 2015: dopo anni di contrazione nei ricavi (-6,9% nel 2011-12, -3,9% nel 2012-13, -2,9% nel 2013-14), dal 2015 si rilevano i primi segnali di crescita (+1,4% nel 2014-15 e +6,8 nel 2015-16). Il dato è trainato dall’incremento del canone Rai (+16,7%) dalla pubblicità (+4,2%) e dalla pay-tv (+2,8%).
Nel 2016 il gruppo Rai segna un giro d’affari in crescita del 12,9% sul 2015; il gruppo Mediaset registra un aumento dei ricavi rispetto all’anno precedente del 5,2%, segnando un +7% in Italia e 3,2% in Spagna; anche Sky (bilancio al 30 giugno 2017) registra un aumento di fatturato del +2,6%, ma a crescere maggiormente è Discovery Italia registrando un +22,1% sul 2015; in lieve aumento i ricavi di La7 (+1%). Nel 2012-2016, limitatamente ai tre maggiori operatori, Sky ha segnato una flessione dei ricavi del – 2,7%, Mediaset del -1,9%.
Il calo pubblicitario di Sky è stato superiore a quello di Rai e Mediaset(-12,4% contro -6,3% e -4,7%). Scorporando la raccolta pubblicitaria radiofonica da quella televisiva in Rai, la pubblicità tv segna nell’ultimo quinquennio un calo del 3,8%, quella radiofonica del -33,9%%. Mediaset ha beneficiato dello sviluppo della pay-per-view, con introiti passati dal 521 a 607 milioni tra il 2012 e il 2016 (+16,5%).
In leggero calo i ricavi da abbonamento di Sky (-0,9% sul 2012). Mediaset, unico gruppo italiano a respiro internazionale, nel 2016 ha realizzato quasi un terzo dei propri ricavi all’estero, soprattutto in Spagna. Risulta quindi primo per fatturato totale con oltre 3,6 miliardi di euro, mentre Rai ha scalzato Sky Italia posizionandosi al secondo posto. Considerando invece solo i ricavi nazionali, Rai è il primo operatore nel 2016. Le stime per il 2017 prevedono di nuovo Sky Italia in prima posizione.
Fonti: pubblicitaitalia.it | R&S Mediobanca