Secondo MF – Milano Finanza spuntano due nuovi pretendenti nella gara per i diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021: la spagnola MediaPro e BeIn Sports di proprietà di Al Jazeera che si propongono come intermediari.
In vista della scadenza di lunedì 22, prende forma una soluzione alternativa alla vendita diretta ai broadcaster. Anche perché Sky e Mediaset puntano alla trattativa privata. A rischio anche il pacchetto C per gli OTT.
Lunedì si apriranno le buste. E le speranze di incasso di Infront e della Lega Seie A di 1 miliardo di euro l’anno sono appese a un filo. Non sono ancora certi tutti i partecipanti. Ma non si ha l’intenzione di rinviare ancora l’asta.
Archiviata l’opzione di affidarsi a un intermediario finanziario (l’offerta da 13 miliardi su base decennale fatta da Intemational Bank of Qatar è stata scartata), secondo quanto appreso da MF – Milano Finanza, si sono affacciati due nuovi pretendenti: la spagnola MediaPro (partecipata tra gli altri dal big mondiale della pubblicità Wpp, 22,5%) e BeIn Sports, il braccio operativo nel settore della gestione dei diritti tv di Al Jazeera, che vorrebbero stringere un accordo da intermediario unico per la successiva rivendita dei pacchetti.
MediaPro, che può vantare un contratto con la Liga spagnola, ha lanciato Gol Television dal 2008 al 2015 e poi a metà del 2016 il canale tematico Gol. BeIn Sport, joint venture nata nel giugno del 2015 proprio assieme all’operatore sportivo del Qatar, si è diffuso come canale pay sportivo sulle piattaforme Movistar+, Vodafone Tv e Orange Tv e su alcuni OTT.
I due operatori sarebbero ora in competizione per ottenere dalla Lega Serie A il mandato per la gestione della rivendita dei diritti dei match del massimo campionato di calcio. Il modello di riferimento è quello della gestione dei diritti esteri finiti nel portafoglio all’intermediario Img per 371 milioni a stagione.
Uno scenario da non escludere a priori visto che Rai e Tim non parteciperanno e che Mediaset punta solo al pacchetto relativo ai match degli 8 club principali e solo per il digitale mettendo sul piatto, si dice, meno dei 260 milioni della base d’asta. Perché il vero obiettivo della tv di Cologno Monzese è quello di andare a trattativa privata. Una strada che potrebbe percorrere anche Sky Italia interessata ai diritti di tutte le squadre e anche al pacchetto di esclusive per le immagini collaterali (serve per mantenere in essere l’accordo di distribuzione, oggetto di scontro legale, con TIMVision) ma senza spendere troppo visto che nelle ultime tre stagioni ha garantito alla Lega 572 mlioni all’anno. Ma il vero nodo da sciogliere e che potrebbe far saltare il bando è l’assegnazione del pacchetto
C dedicati agli OTT. Al momento non si vedono candidati all’orizzonte. Forse Perform Group, o forse no. E questo preoccupa i presidenti del 20 club della Serie A.
Fonte: MF – Milano Finanza