Campo Ligure – Da qualche mese la tv digitale terrestre è una realtà in tutta la provincia di Genova. Il fatidico passaggio alla nuova televisione ha causato inizialmente molti oscuramenti e i conseguenti disagi per la popolazione, poi parzialmente risolti, nei comuni della Valle Stura, come Campo Ligure e Rossiglione. Problemi televisivi che però rimangono insoluti per alcuni canali locali e soprattutto per le emittenti della Rai.
I telespettatori valligiani sono privi infatti dai giorni dello switch-off della Liguria delle trasmissioni dell’unica tv locale di Tele Masone Valle Stura, che offre da ben 25 anni informazione locale e documenti storici. L’emittente indipendente a causa di evidenti problemi economici non è stata in grado di rispettare i tempi per la conversione al digitale, e ha sospeso le trasmissioni nell’ottobre dello scorso anno, nonostante l’impegno del sindaco di Masone, Paolo Ottonello, per la sopravvivenza della tv. I responsabili di Tele Masone comunque sperano di tornare a breve in onda sul canale 74 del digitale terrestre.
I comuni liguri dell’entroterra della provincia di Genova subiscono però anche il grave disservizio dell’oscuramento di quasi tutti i canali digitali della Rai. Rai Sport, Rai Storia, Rai 5 e gli altri canali tematici non si sono mai visti da quelle parti. RaiWay infatti garantisce la copertura del solo mux 1 (che trasmette i primi canali nazionali e Rai News) nei comuni della Valle Stura. E nonostante le proteste vibranti degli abbonati, l’azienda tv pubblica ha precisato che non farà alcun investimento per ampliare il segnale degli altri multiplex nei comuni oscurati.
L’ira dei telespettatori liguri monta di giorno in giorno, e si unisce a quella dei cittadini di moltissime altre zone sparse per tutta Italia prive dei segnali Rai. L’ultima protesta in ordine cronologico è infatti avvenuta ieri a Firenze, con una manifestazione da parte degli abbonati, arrabbiati e senza tv, della frazione di Ruscello del comune di Arezzo. In Valle Stura ora c’è chi pensa di astenersi dal pagamento del canone o di autoridursi la tassa per il possesso della tv, ma c’è chi medita di agire con una class action. Tutti in ogni modo chiedono a gran voce alla Rai di risolvere il problema.
Fonti: Ancora | La Nazione ed. Firenze