De Siervo: “DAZN fa prezzo giusto per 380 partite”. Ecco il calendario Serie A 2022-23

La Lega Serie A vara il calendario per il prossimo campionato di calcio 2022-23. Secondo De Siervo il prezzo dell’abbonamento DAZN è giusto per 380 partite. E sul tema della condivisione degli account afferma: “L’Italia è un paese in cui c’è sempre una tendenza ad approfittarsene“.

Ecco il nuovo calendario della Serie A 2022-23 (clicca sopra l’immagine per ingrandire):

calendario serie a 2022-23 big

Durante il sorteggio trasmesso in diretta da DAZN, l’ad della Lega Calcio, Luigi De Siervo ha dichiarato: “Lo stato di salute del calcio italiano è migliore del previsto. Lo vediamo dal prodotto televisivo. È cresciuta la qualità delle telecamere, i replay. Il nostro è il Var centralizzato più importante al mondo. Insomma, sta crescendo il prodotto in Italia e all’estero”.

“Il campionato quest’anno rischia di essere molto difficile per la preparazione spezzata in due (in mezzo in inverno ci sono i Mondiali – ndr) e per l’incognita delle coppe”. “Ma sono sicuro che anche quest’anno sarà un ottimo campionato. Ci interessa chi vince, ci interessano le coppe europee, come anche il fondo della classifica che quest’anno ci ha emozionato”, ha ribadito l’amministratore delegato.

Sul tema dell’aumento dei prezzi degli abbonamenti di DAZN. “La Lega Serie A crede che il prodotto calcio abbia una grande forza commerciale. C’è stata una promozione l’anno scorso abbonandosi a 19 euro (19,99 euro / mese –  ndr), ma poi è diventato 29 euro (29,99 euro / mese –  ndr), il prezzo reale che è quello che c’è in tutta Europa. È il prezzo corretto per un campionato di 10 mesi e che ha 380 partite”, ha commentato De Siervo.

Sullo scottante e criticatissimo argomento della condivisione degli account DAZN (concurrency), De Siervo dice: “Quello che è successo è che sono stati limitati gli accessi, ma purtroppo questo è un paese in cui c’è sempre una tendenza ad approfittarsene”. “E non scordiamoci che questo è un paese in cui ogni anno si perdono oltre 260 milioni per la pirateria, soldi che finiscono nelle mani della criminalità organizzata e che vengono sottratti alle squadre, quindi campioni che non arrivano nel nostro campionato”.

Sul tema pirateria ha detto la sua anche Casini, invocando collaborazione con le istituzioni. “Bisogna dare all’autorità pubblica l’autorizzazione all’immediata rimozione dei contenuti pubblici. Se la partita è in diretta e si interviene dopo, il danno è già fatto”.

Fonte: primaonline.it

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