Copyright: Agcom apre il dialogo sul Web sulla delibera censura Internet

L’Agcom si apre al Web. Un forum di discussione tra gli addetti ai lavori e la raccolta di commenti e osservazioni sul web anche da parte dei singoli utenti: sono le nuove iniziative lanciate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, oltre ai tradizionali canali della consultazione pubblica, sullo schema di regolamento sul diritto d’autore.

Lo spiega la stessa Agcom, annunciando che è online da oggi sul sito il nuovo numero della newsletter dell’Autorità, interamente dedicato alla tutela del diritto d’autore nell’era di Internet. La scelta di un’edizione monografica – spiega una nota – deriva dall’ampio dibattito suscitato nell’opinione pubblica dalla predisposizione del nuovo schema Agcom di regolamento in materia (delibera 398/11/CONS). La newsletter, oltre a un’illustrazione tecnica dello schema di regolamento, contiene i contributi di: Juan Carlos De Martin, condirettore Nexa Center, Politecnico di Torino; Enzo Mazza, presidente Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana); Fulvio Sarzana di Sant’Ippolito, studio Legale Sarzana & Associati; Vincenzo Zeno-Zencovich, professore di Diritto Comparato, Università Roma Tre.

In considerazione del grande interesse scaturito dalla predisposizione dello schema di regolamento che rischia di censurare una parte della Rete, l’Agcom ha inoltre deciso di aprire, oltre ai tradizionali canali della consultazione pubblica (secondo le indicazioni dell’allegato B della delibera 398/11/CONS), un forum di discussione aperto ai contributi degli addetti ai lavori, degli operatori, degli accademici , degli esperti tecnici, e delle associazioni; e inoltre ha deciso coraggiosamente di confrontarsi direttamente con i singoli utenti del Web in uno spazio aperto su Facebook (con una pagina specifica dedicata al diritto d’autore) e su Twittter per raccogliere commenti e osservazioni.

Riuscirà perciò l’Authority a comprendere le ragioni del popolo del Web e trovare il “giusto compromesso” tra tutela del diritto d’autore e libertà di espressione in Internet?

Riprendendo direttamente le prime righe dell’editoriale di Corrado Calabrò dalla Newsletter dell’Agcom «riscrivere le regole della rete coniugando libertà e diritti economici è una sfida ardua», non solo perchè si dovrebbero coniare delle regole giuridiche globali che coinvolgano tutti gli spazi delle reti telematiche, ma anche perchè, aggiungo io, l’agognato compromesso potrebbe trasformarsi in una missione impossibile nel caso in cui le forme del diritto d’autore rimangano ancorate ai concetti di tutela e alle posizioni economiche (che fanno profitto con i supporti) figlie di un’epoca lontana dall’era della rivoluzione digitale in cui usi, riusi e remix sono alla portata di tutti.

Una piccola apertura verso il mantenimento del diritto a esprimersi liberamente in Rete forse è già avvenuta con la proposta nello schema di regolamento Agcom dell’adozione delle eccezioni ai mezzi repressivi della delibera ispirate al fair use americano (l’uso amatoriale): eccezioni che potrebbero essere applicate all’uso didattico e scientifico, al diritto di cronaca, commento, critica e discussione nei limiti dello scopo informativo e dell’attualità, in caso di assenza della finalità commerciale e dello scopo di lucro. Eccezioni che potrebbero però essere vane in tribunale perchè non supportate dalla giurisprudenza italiana.

La missione dell’Autorità Garante, a mio modesto parere, potrebbe divenire possibile, e virare verso disposizioni meno repressive che minano le libertà in Rete, solamente nel caso in cui verrà preso in considerazione, anche da parte dell’esecutivo, l’avvio di una profonda revisione del diritto della proprietà intellettuale, con particolare riguardo alle licenze del vecchio copyright. Un lavoro di riscrittura necessario, non delle regole di Internet, ma bensì del diritto d’autore per introdurre una volta per tutte nel sistema giuridico italiano le nuove forme di tutela più flessibili e adatte ai contenuti digitali scambiati e condivisi nelle reti interconnesse.

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