Canale TV Serie A: ipotesi pacchetti per squadra o per singolo match

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Oggi l’assemblea di Lega Calcio non ha preso una decisione sulle proposte di DAZN, Mediaset e Sky per i diritti TV della Serie A. Intanto continuano i rumors sull’ipotesi del progetto canale TV.

Articolo aggiornato al 17 ottobre 2023

La Lega Serie A non ha ancora raggiunto l’obiettivo. Le offerte dei broadcaster per i diritti TV del campionato di calcio per le prossime stagioni non hanno soddisfatto i requisiti dei club e le decisioni sono state ancora una volta rinviate.

I club hanno accettato un aumento figurativo per la quota abbonamenti e biglietti in caso di mancata disponibilità dello stadio. Durante l’assemblea, Lega Calcio ha esaminato le nuove offerte di Mediaset, Sky e DAZN che hanno partecipato a 5 giornate di nuove trattative private. Le società di calcio hanno anche analizzato i modi per realizzare il Canale ufficiale della Lega Serie A. 

L’ultimo rilancio messo sul piatto da Sky e DAZN per trasmettere le dieci partite del campionato di Serie A ammonta a 900 milioni di euro annui per cinque anni. 700 milioni da parte di DAZN per tutti i match con 7 partite a giornata in esclusiva, 200 da parte di Sky per 3 partite a giornata in co-esclusiva. Mentre sembra essersi defilata Mediaset per la singola partita in chiaro a giornata. La cifra proposta (4,5 miliardi di euro in 5 anni) è comunque più bassa rispetto a quella percepita dai broadcaster nell’ultimo triennio. Comunque nelle clausole sarebbero previsti versamenti aggiuntivi da parte degli operatori TV sulla base dei risultati della lotta alla pirateria audiovisiva, per la quale è entrata in vigore una legge che dà ad Agcom il compito di intervenire con la chiusura dei siti illegali in 30 minuti al massimo dalla segnalazione.

«Le Società hanno deciso di dedicare tutta la settimana corrente ad incontri quotidiani di studio e analisi dei possibili scenari, ivi inclusa l’ipotesi di attivazione del Canale. I Club torneranno a riunirsi in Assemblea in presenza, presso la sede della Lega, il prossimo 23 ottobre, giorno di scadenza della validità delle offerte presentate oggi dai broadcaster», afferma la Lega in una nota.

Il canale TV della Lega Serie A

Se le proposte delle emittenti per i diritti TV non saranno convincenti, la Lega potrebbe creare quindi il proprio canale per trasmettere la Serie A. L’idea di base di un palinsesto era già stata prevista nel bando per i diritti tv del campionato. Per quanto riguarda la formula per la vendita del prodotto al pubblico, si ritornerebbe al pay-per-view (già usato in passato con Mediaset Premium e ora anche da DAZN): acquistare solo la partita che si vuole vedere, o forse solo quelle della propria squadra.

La Lega Serie A ha già elaborato un progetto avanzato con l’advisor Lazard, che consentirebbe di ottenere profitti in tre anni (finanziandosi nel periodo aprendo una linea di credito con fondi come Carlyle Private Credito banche d’affari come Goldman Sachs, Barclays e Citi). Si pensa anche a una formula “ricaricabile”: si paga in base a quante partite si guardano e se si raggiunge il prezzo dell’abbonamento mensile non si paga più.

Le 20 società calcistiche però (come al solito) sono divise tra la scelta delle offerte dei broadcaster e il lancio del progetto piattaforma TV proprietaria. Il fondo USA Oaktree, , assistito da Centerview Partners, ha fatto un’offerta da 950 milioni di euro l’anno per finanziare il canale di Lega. Il fondo è lo stesso che nel 2021 ha prestato 275 milioni a Suning e agli Zhang per l’Inter. 

Il fondo Oaktree aveva già mostrato interesse per la Serie A quando fece un’offerta non vincolante per investire 1,75 miliardi di euro nella media company della Lega. Nell’offerta arrivata a via Rosellini si parla di un accordo che potrebbe durare fino a 10 anni, con possibili investimenti aggiuntivi legati al numero di abbonati.

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