Banda Larga: si allarga il divario tra l’Italia e gli altri Paesi

L’economia digitale e l’ICT sono un’area di grande sviluppo per la maggior parte dei paesi occidentali e non. Tutti, ma proprio tutti gli Stati e le economie mondiali stanno puntando sullo sviluppo di questo importante settore. E anche se il nostro Paese ha recentemente avviato (direi finalmente) un Piano nazionale per portare avanti questo genere di crescita, attraverso la nuova Agenda digitale dell’esecutivo Monti, e nonostante il sensibile aumento della domanda dei servizi a banda larga, l’Italia rimane ancora indietro rispetto a molti Paesi mondiali ed europei.

Il Centro Studi di Confidustria ha rilevato infatti che un certo numero di paesi adottano le infrastrutture digitali a un ritmo nettamente superirore al nostro. Italia e Germania ad esempio nel 2006 vantavano un livello simile di sottoscrizioni dei servizi Internet (ADSL o fibra), ma nel 2011 il gap si allargato in modo significativo, peggio del famigerato “spread“. L’utilizzo pro-capite della banda larga è inferiore anche a quello di altre economie avanzate. Per le imprese è sicuramente uno svantaggio competitivo, dato che vanno a subire un limite di velocità nello scambio di informazioni e nell’uso dei servizi online.

Fonte : Il Sole 24 Ore

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