Asta LTE, i ricavi per la vendita delle frequenze salgono a 3,36 mld

Non si fermano i rilanci tra le compagnie telefoniche nazionali nella più grande asta pubblica di frequenze mai realizzata nel nostro paese. La gara per il 4G anche oggi si è conclusa intorno alle ore 18 nella quattordicesima giornata di competizione per l’assegnazione delle canali in banda 800 MHz, 1800 MHz, 2000 MHz e 2600 MHz.

Nel corso di 24 diverse tornate, sono stati effettuati 15 rilanci sia per acquisire blocchi di frequenze in banda 800 MHz sia in quella 2600 MHz, portando un incremento totale di 1.061.932.329 euro rispetto alle offerte iniziali, ovvero circa 27,34 milioni di euro in più rispetto a venerdì 16 settembre. L’importo totale di incasso è oramai da capogiro, 3.365.039.494 euro che, secondo il ministro Tremonti, andranno in gran parte a sistemare i conti della Legge di Stabilità e delle manovre di rincalzo del governo.

La gara è sempre più avvincente sul blocco degli 800 MHz generici (i più pregiati che hanno fruttato sin’ora 2,338 miliardi) con Vodafone e Telecom in testa che conquistano due lotti, mentre Wind rientrante conquista solo un lotto. H3G, rinunciataria per i lotti generici, invece ottiene il blocco specifico sugli 800 MHz (con offerte fino a 432 milioni). Invariata la situazione sui blocchi 1800 MHz, con il la solo offerta di Telecom Italia, e sui 2600 MHz specifici in mano a H3G. Per quanto riguarda il blocco dei 2600 MHz generici (le offerte raggiungono i 365 milioni di euro) la graduatoria cambia ancora: 4 lotti per Wind, 3 per Telecom e Vodafone, 2 per H3G.

La gara riprenderà domani, martedì 20 settembre, a partire dalle ore 10.00 presso gli uffici del Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello Sviluppo economico.

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