Il Codacons ha reso noto che l’Antitrust ha respinto gli impegni presi da TIM e da DAZN in relazione al procedimento avviato il 6 luglio 2021 per comportamenti anticoncorrenziali nel mercato dei diritti TV della Serie A.
La notizia è stata diffusa oggi dal Codacons che ha preso parte al procedimento in rappresentanza dei diritti degli utenti potenzialmente danneggiati dai comportamenti anticoncorrenziali della partnership TIM-DAZN .
«Il 6 luglio 2021 l’Antitrust aveva avviato un’istruttoria nei confronti di TIM e DAZN per possibile intesa restrittiva della concorrenza relativamente all’accordo per la distribuzione, e il supporto tecnologico, per i diritti TV della Serie A di calcio nel triennio 2021-2024 – ricorda il Codacons – Il procedimento dell’Autorità concerneva “un’ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza, in violazione dell’articolo 101 del TFUE, relativamente alle previsioni dell’accordo che limitano commercialmente e tecnicamente DAZN nell’offerta di servizi di televisione a pagamento, riducendo la capacità di quest’ultima di proporre sconti agli utenti e di scegliere ulteriori modalità di trasmissione che ritiene più consone (in termini di metodologie di trasmissione utilizzate, di dispositivi in cui l’app DAZN è disponibile al pubblico, di possibilità per gli utenti di usufruire dei servizi di pagamento tramite conto telefonico), nonché riducendo gli incentivi all’investimento di DAZN per l’interconnessione con gli operatori di telefonia fissa e mobile e per l’adeguamento della propria rete di distribuzione dei contenuti».
«Previsioni dell’accordo che ostacolano gli operatori di telecomunicazioni concorrenti di TIM dall’intraprendere iniziative commerciali e che, mediante l’ampia esclusiva, presentano caratteristiche selettive, incidendo anche su rapporti contrattuali già in essere e impedendo di replicare la possibilità di applicare sconti o di concedere ai propri utenti voucher promozionali per l’offerta dei contenuti relativi alle partite di Serie A».
«Oggi l’Antitrust ha emanato un provvedimento con cui “Considerato che gli impegni presentati da Telecom Italia S.p.A., DAZN Limited e DAZN Media Services S.r.l. appaiono, sia complessivamente sia singolarmente considerati, inidonei a far venire meno i profili anticoncorrenziali individuati nella delibera di avvio dell’istruttoria, in quanto non suscettibili di risolvere le preoccupazioni concorrenziali evidenziate nel provvedimento di avvio, laddove non si sono tradotti in modifiche contrattuali condivise, tali da eliminare le criticità concorrenziali sopra descritte, delibera di rigettare gli impegni presentati da Telecom Italia S.p.A., DAZN Limited e DAZN Media Services S.r.l.”».
Codacons conclude il comunicato stampa: «attendiamo ora le prossime mosse dell’Antitrust sul caso DAZN-TIM, con l’Autorità che dovrà pronunciarsi anche sul nuovo esposto presentato proprio oggi dal Codacons contro gli aumenti tariffari per la visione del campionato di calcio 2022-2023 disposti da DAZN».
Secondo Reuters, in base alle norme in vigore in Italia i due gruppi rischiano una multa fino al 10% del loro fatturato se l’Autorità decidesse che hanno violato le norme di concorrenza del mercato. L’Autorità ha dichiarato che completerà il procedimento entro il 31 marzo 2023, rispetto alla precedenza scadenza del 30 giugno 2022.
TIM ha risposto dichiarando che sta valutando le prossime azioni da intraprendere. DAZN ha comunicato che «prende atto del provvedimento dell’Autorità che proroga il termine di conclusione del procedimento e, in attesa della comunicazione delle risultanze istruttorie, DAZN, come ha sempre fatto sin dall’avvio del procedimento, continuerà ad agire al fine di assicurare la conformità dell’accordo».
Fonte: codacons.it