Aeranti-Corallo presenta le grane televisive al neoministro Passera

Dalla newsletter TeleRadioFax del 19/11/2011 dell’associazione delle tv locali Aeranti-Corallo:

Il Ministro dello Sviluppo economico del nuovo Governo è Corrado Passera. Nato nel 1954, è stato uno dei principali banchieri italiani (contestualmente alla nomina a Ministro ha infatti lasciato l’incarico di Ceo del gruppo bancario Intesa Sanpaolo), ma ha alle spalle anche esperienze nell’editoria e nell’industria. Laureato alla Bocconi, ha conseguito un master in Business Administration alla Wharton School di Philadelphia.

Il neoministro, cui vanno gli auguri di buon lavoro di AERANTI-CORALLO, si troverà ad affrontare una serie di dossier relativi al Dipartimento delle comunicazioni del MSE e si attende ora di capire in quali tempi avverrà la nomina di viceministri e sottosegretari e quali deleghe verranno date a chi si occuperà di questo specifico settore. Le questioni aperte sono numerose: le imprese radiofoniche e televisive locali vivono da anni una situazione di precarietà legata alla mancanza di certezze sul rifinanziamento delle misure di sostegno previste dalla legge 448/98 e auspicano da tempo una norma che stabilizzi il relativo fondo, che ha negli anni garantito una crescita dell’occupazione nel settore. Con riferimento alla transizione televisiva digitale, AERANTI-CORALLO auspica che vengano riviste le modalità e i tempi di realizzazione degli switch-off; infatti, occorre considerare che le tv locali necessitano di almeno 2-3 mesi dalla assegnazione dei diritti di uso e dalla attribuzione delle numerazioni per ricevere le forniture degli impianti per trasmettere in tecnica digitale e per mettere a punto gli stessi: tali tempi, nelle transizioni in corso nel corrente anno, non sono stati rispettati, causando disagi alle imprese e ai cittadini.

Inoltre, occorre considerare che ai fini della transizione, il Ministero deve rispettare il termine (previsto dalla delibera Agcom n.366/10/CONS) di 15 giorni prima dello switch-off per l’attribuzione delle numerazioni lcn e il termine (previsto dalla delibera Agcom n.353/11/CONS) di 50 giorni prima dello switch-off per la definizione degli obblighi di must carrier a favore dei soggetti non utilmente collocati nelle graduatorie. Sinora tale termine è stato disatteso. AERANTI-CORALLO auspica che il neoministro, prendendo atto della problematica, voglia riconsiderare tutta la questione e aprire una discussione nell’ambito del CNID – Comitato Nazionale Italia Digitale – al fine di rimodulare il processo in atto tenendo conto di quanto sopra.

Ancora, vi è la questione dei bandi per le aree già digitalizzate in precedenza, di cui dovranno essere definiti tempi e modalità, considerando che in tali aree le imprese ivi operanti hanno già effettuato rilevanti investimenti per la transizione al digitale. Vi è, inoltre, la questione degli indennizzi alle emittenti locali che dismetteranno l’attività di operatori di rete (canali 61-69 Uhf): tali indennizzi, assolutamente insufficienti, dovranno essere rivisti, alla luce del fatto che i 240 milioni attualmente previsti non consentiranno, in molti casi, nemmeno il recupero dei costi sostenuti dalle imprese per il passaggio al digitale.

Sulla questione del beauty contest, AERANTI-CORALLO auspica che tutta la problematica venga riconsiderata, in considerazione del fatto che, mentre alle tv locali sono state tolte nove frequenze (con la conseguenza che molte imprese non avranno più una propria frequenza di trasmissione) vengono allo stesso tempo assegnate a titolo gratuito sei frequenze alle tv nazionali (con possibilità di aggiudicazione anche a soggetti già titolari di altri multiplex di diffusione). Sarebbe, invece, auspicabile che una parte delle frequenze destinate al beauty contest venga destinata alle tv locali e che l’altra parte venga, invece, assegnata alle tv nazionali, mediante una gara con una procedura competitiva, come già avvenuto per l’asta destinata agli operatori telefonici, che ha fruttato alle casse dello Stato quasi 4 miliardi di euro. Infine, il nuovo Ministro si troverà ad affrontare la complessa problematica dell’avvio del digitale radiofonico.

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