Switch-off Liguria: per il Ministero tutto ok, ma non è tutto rose e fiori (digitali)

Lo Switch-off della Liguria procede senza grandi scossoni. Per il Ministero dello sviluppo il passaggio alla televisione digitale è addirittura positivo, dopo i primi tre giorni. Oggi il passaggio arriverà nella provincia di Savona. Vedi qui le date e i comuni coinvolti.

Dal sito del Dicastero per le comunicazioni comunicano che le operazioni tecniche si sono svolte regolarmente coinvolgendo 551 impianti su un totale di circa 2300, con il costante monitoraggio dei laboratori fissi e mobili dell’Ispettorato territoriale del Ministero. Gli uomini ai comandi del ministro Romani non accennano però all’assenza della tv digitale nei comuni montani e collinari dell’entroterra, rimasti parzialmente o completamente al buio: segnalo io quindi che le zone di Val Nervia, Val Bevera e Vallecrosia, e nella zona del Golfodianese pare che non si ricevano più i segnali tv. Problemi di ricezione sono stati segnalati anche nei comuni di Camporosso, Isolabona, San Biagio della Cima e Seborga. Un piccolo disservizio è stato segnalato anche ad Andora, il primo comune della provincia di Savona coinvolto dallo Switch-off,  dove per poco più di un’ora nella mattinata di ieri si è verificato un black out tv, perché i tecnici hanno deciso di spegnere il segnale analogico con un’ora e mezzo di anticipo rispetto all’orario previsto delle ore 10. Arrivano anche lamentele dai telespettatori di Ventimiglia, che dopo il primo giorno di nuova tv, si son ritrovati con un simpatico schermo nero digitale sulla tv, forse causato dalle interferenze con le frequenze francesi. E dal Ministero comunicano che il disservizio protrebbe durare 2 o 3 giorni.

Dal Ministero però fanno sapere che è attivo il fantastico numero verde 800.022.000 del call center, dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle 20.00, che fornisce le risposte in merito al passaggio alla tv digitale. Non è chiaro però come gli operatori telefonisti del dicastero possano risolvere tutti i disagi e i disservizi più tecnici subiti dell’utenza tv. Sicuramente fornisco le informazioni sulla sintonizzazione dei canali, che in molti casi non è sufficiente per trovare la soluzione alle problematiche del passaggio.

Il comunicato del Ministero poi notifica che nello switch-off nella regione Liguria è stato previsto un periodo di 25 giorni per consentire alle emittenti di effettuare gli interventi tecnici necessari su tutti gli impianti, riducendo (?) in tempi brevi eventuali disagi per i cittadini (circa 1,6 milioni di abitanti in 235 comuni). Ma i soliti ritardi sulla pubblicazione delle graduatorie per l’assegnazione delle frequenze e delle numerazioni LCN per le tv locali, giunte solo pochi giorni fa, di certo non stanno agevolando la velocità dell’adeguamento tecnologico delle emittenti regionali.

Per favorire l’importante fase di transizione, il Ministero poi afferma di avere realizzato una serie di iniziative di natura organizzativa, finanziaria e di comunicazione, predisponendo un programma di interventi a favore dei cittadini. Il contributo statale di 50 euro per l’acquisto di un decoder digitale, dedicato ai cittadini di età pari o superiore a 65 anni, con reddito pari o inferiore a 10 mila euro l’anno, e in regola con l’abbonamento Rai, però può consentire l’acquisto di soli sintonizzatori interattivi, dal costo di 70-90 euro, che sono stranamente già predisposti per le tv a pagamento. Un bonus statale che come al sito non ha alcun successo, dato che l’utente può spendere meno con l’acquisto di un decoder economico zapper. E infatti dei potenziali 51.500 aventi diritto in Liguria al contributo, attestati dall’Agenzia delle Entrate, solo 254 ne anno fatto richiesta in 30 rivenditori accreditati.

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