Sky vs Mediaset, è guerra di abbonati. In attesa dello sbarco di Netflix

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È guerra di abbonati tra i colossi della pay-tv. Netflix in arrivo a ottobre punta a conquistare 200mila utenti in due anni.

Parte la nuova stagione televisiva con tante novità nel mercato delle pay-tv. Nell’infinita sfida tra Sky e Mediaset sono mutati gli assetti del calcio in tv, in attesa della rivoluzione Netflix a ottobre.

Il Biscione parte in vantaggio, forte dei diritti di Champions League in esclusiva per tre lunghi anni, di quelli per le grandi della Serie A e dei diritti delle prime interviste dopo gara e di quelli d’archivio. Sky risponde con tutta le Serie A, tutta la Serie B, l’Europa League, e i migliori campionati esteri (Liga, Bundesliga, Premier League, ecc). Lo stravolgimento dei pacchetti e delle trasmissioni dei match della vecchia Coppa dei Campioni, che nel frattempo hanno cambiato operatore e piattaforma (ora solo sul digitale terrestre pay) provocherà in realtà un gran mal di testa al tifoso-appassionato avido di calcio in tv, che avrà l’arduo compito di scegliere tra le due offerte, rinunciando per forza a qualche match (a meno che non vada ad acquistare entrambi gli abbonamenti Sky e Mediaset Premium).

L’obiettivo dichiarato per il 2015 dall’ad di Premium, Franco Ricci, è quello di «superare i 2 milioni di abbonati complessivi» portando poco più di 200 mila nuovi clienti. Nell’arco del triennio 2015-2017 Mediaset Premium dovrà avere 700 mila nuovi clienti, collocandosi quindi a quota 2,7 milioni di abbonati, e tentando di sottrarne almeno 500 mila a Sky. Nel triennio 2015-2017 la pay-tv del Biscione andrà a pagare costi aggiuntivi complessivi per 700 milioni di euro (per la Champions), cui sommare i 300 milioni in più (100 mln all’anno) per il nuovo contratto per i diritti tv della Serie A. Non pagherà più, invece, i diritti per l’Europa League, né quelli per i canali di Fox Sports, diventati esclusiva di Sky. Ma si ritroverà circa 900 milioni di euro di costi di diritti tv calcistici in più da pagare tra il 2015 e il 2017.

Secondo Claudio Plazzotta di ItaliaOggi, le stime sui ricavi che Mediaset Premium sarà in grado di generare in questo triennio non andranno a superare i 700 milioni di euro, anche se la maggior parte dei nuovi abbonati Premium (attirati dall’offerta calcistica) si collocherà in un range alto di prezzo, ovvero 36 euro al mese, anche se per dovessero arrivare realmente 700mila nuovi abbonati, e prendendo inoltre in considerazione un probabile incremento dei ricavi pubblicitari della pay tv. Per questo motivo Mediaset Premium è ancora in cerca di un partner industriale per sopportare le possibili nuove perdite.

Si attende poi il contraccolpo che potrebbe arrivare dal fenomeno Netflix, il colosso della pay-tv online, che in autunno sbarcherà pure in Italia con un’offerta di film e serie tv da 8-10 euro di abbonamento al mese. La società guidata da Reed Hastings, che punta a raggiungere 200mila utenti nel giro di un paio di anni e circa 19-24 milioni di euro all’anno di fatturato, potrebbe sconvolgere i piani della concorrenza e sottrare abbonati alle grandi pay-tv.

Fonte: Il Sole 24 Ore | ItaliaOggi

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