Auditel ha presentato ieri i primi dati della nuova Total Audience che rileva i consumi tv sui device digitali. Sky vince la gara dello share con 74,3 mln di stream nel periodo 16-22 giugno.
Da oggi nelle rilevazioni di Auditel ai 42 milioni di televisori tradizionali si aggiungono i 70 milioni di device digitali di uso comune: 43 milioni di smartphone, 19 milioni di pc, 7 milioni di tablet, e anche i set-top-box e le gaming console.
Tutti apparecchi sui quali sempre più spesso le persone guardano pezzi di trasmissioni tv, highlights, tg, sport, quasi sempre nella modalità on demand con picchi di ascolto nel primo pomeriggio per gli stream brevi, tra le ore 21 e le 22 per le visioni più lunghe, e con una durata media degli stream (settimana Auditel dal 16 al 22 giugno) di 5 minuti e 19 secondi.
Auditel ha registrato gli ascolti dei gruppi televisivi Rai, Sky, La7, Discovery Italia e De Agostini sui device digitali nel periodo 16-22 giugno. E ha presentato i dati che sono ancora da prendere con le pinze, non si possono automaticamente sommare a quelli della Auditel classica (campionaria sul superpanel di 16.100 famiglie e 41 mila individui), devono essere affinati (per esempio, non prendono ancora in considerazione le app, ovvero gli ascolti attraverso RaiPlay, Mediaset Play, Dplay o Sky Go), e sono relativi a un periodo dell’anno, la settimana dal 16 al 22 giugno, con palinsesti piuttosto scarichi e dove, ad esempio, Mediaset non ha in onda né Striscia la notizia né Le Iene, ovvero due delle trasmissioni dal potenziale più alto per quanto riguarda gli ascolti in digitale.
In ogni caso in questa settimana di riferimento il gruppo Sky è la migliore tv per numero di stream erogati e visti per almeno 0,3 secondi: 74,3 milioni, di cui oltre 50 milioni relativi allo sport e quasi 15 milioni dedicati alle news. Stream, in genere, molto brevi.
Nella classifica per ore viste in streaming vince invece Mediaset, con 2,15 milioni di ore viste su device digitali nel periodo 16- 22 giugno, di cui 1,5 milioni su Canale 5. La performance del Biscione sarebbe risultata sicuramente migliore in altri periodi dell’anno, con Striscia e Le Iene in palinsesto.
Rai è pari a Mediaset (2,1 milioni di ore viste), con un portfolio più equilibrato tenuto conto delle 731 mila ore di Rai 1, le 359 mila ore di Rai 2e le 315 mila ore di Rai 3. Sky è al terzo posto con un milione di ore proprio perché i suoi stream sono normalmente di breve durata.
«La nuova ricerca Auditel è censuaria, quindi è una somma algebrica degli ascolti prodotti da ciascun utente digitale, e vi partecipano, per ora, sei broadcaster che rappresentano l’86,5% degli ascolti. Comunque», aggiunge Andrea Imperiali, presidente di Auditel, intervistato da ItaliaOggi «qualunque altro broadcaster televisivo potrà chiedere di partecipare. Per ora misuriamo gli ascolti rilevati da desktop e mobile browser, e le prime Smart Tv. A settembre ci saranno anche gli ascolti dalle app dei broadcaster».
Non verranno invece misurati gli ascolti di altre app, quelle degli Over The Top alla Netfiix, YouTube o Amazon Prime Video, che non prendono parte alla iniziativa.
Gli investitori pubblicitari sono molto soddisfatti della nuova Auditel digitale, «poiché Imperiali ha realizzato un progetto che solo due anni fa sembrava irraggiungibile. E Upa, che rappresenta il 90% degli investitori pubblicitari, ha appoggiato l’iniziativa sin da subito. Per noi investitori», conclude Lorenzo Sassoli de’ Bianchi, presidente Upa, «la nuova Auditel digitale rappresenta un passaggio epocale, ci apre a un pubblico nuovo, in movimento, diverso demograficamente, e che ora viene misurato in maniera condivisa e certificata. Ci sono nuovi spazi per le pianificazioni pubblicitarie, e pure per gli editori televisivi che dovranno ripensare i loro programmi? costruendoli in micro-segmenti pronti per il web».
I dati quotidiani delle audience da device digitali saranno disponibili ogni giorno, a partire da ieri, dalle ore 18. I dati settimanali saranno disponibili ogni martedì dalle ore 10.
Fonte:ItaliaOggi