Sergio (ad Rai): “Il canone TV in bolletta non si tocca”

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L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, durante un’audizione presso la commissione Vigilanza, ha difeso l’importanza del canone TV in bolletta come strumento efficace di finanziamento del servizio pubblico.

Roberto Sergio (nuovo ad Rai), in occasione della audizione presso la Commissione di Vigilanza svoltasi ieri, ha respinto l’ipotesi di rimuovere il canone TV dalla bolletta elettrica o di cancellarlo del tutto. Il neo amministratore delegato della TV di Stato ha sottolineato la modalità partecipativa nella costruzione dei palinsesti tramite il comitato dei direttori e ha assicurato che nessuna trasmissione di inchiesta sarà cancellata. Ha affermato che la Rai deve essere di tutti e che nelle nomine recenti sono state valorizzate risorse valide cessate da incarichi apicali, evitando contenziosi. Riguardo alla parità di genere nelle nomine delle testate giornalistiche, Sergio ha dichiarato che verranno fatti ulteriori passi nella prossima fase.

L’ad Rai ha sottolineato che il canone è una fonte primaria (70% delle risorse Rai) ed è uno dei più bassi in Europa. Ha avvertito che la revisione del canone in bolletta richiederebbe un’attenta valutazione dell’efficacia di una soluzione alternativa e dei rischi correlati. Ha ribadito che un’evoluzione del 30% dell’evasione del canone non è fattibile senza ridurre le attività della Rai. Sergio ha chiesto un incontro con il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti per discutere della questione.

Sergio ha espresso preoccupazione per la “sovraesposizione” della Rai e ha avvertito che potrebbe erodere le ragioni ontologiche del servizio pubblico. Il direttore generale Giampaolo Rossi ha enfatizzato la necessità di trasformare la Rai in una digital media company per garantirne la sopravvivenza. Ha sottolineato l’importanza del canone per assicurare il servizio pubblico e ha proposto un’ampia discussione sulla sua funzione coinvolgendo la società civile. La presidente della Rai, Marinella Soldi, ha delineato l’agenda futura del consiglio di amministrazione, che comprende un piano industriale, un contratto di servizio e un piano di sostenibilità. Ha sottolineato l’importanza di coinvolgere il pubblico giovanile attraverso un linguaggio e mezzi adatti.

Fonte: corriere.it

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