Rtl annulla la vendita della televisione francese M6

M6 Groupe

Il gruppo Rtl Bertelsmann non vende più la TV francese M6. Niente da fare per l’offerta congiunta tra Mfe (Mediaset) e Xavier Niel (Iliad).

La tedesca Rtl, che fa capo al gruppo Bertelsmann, ha stoppato la vendita della quota di controllo dell’editore francese M6 Groupe, nonostante fossero giunte sul tavolo tre offerte non vincolanti che, secondo le indiscrezioni, valorizzavano il suo 48,3% almeno 1,2 miliardi di euro, il 60% in più rispetto a quanto espresso attualmente dalla Borsa di Parigi dove tuttavia il titolo è scivolato insieme ai listini da inizio anno (-28%).

Una di queste offerte è arrivata la scorsa settimana dall’alleanza tra la Mfe (ex Mediaset) e dall’imprenditore francese delle telecomunicazioni Xavier Niel che in Italia ha lanciato Iliad. L’obiettivo di Mfe è sempre quello di creare un polo europeo della TV in chiaro, ma evidentemente M6 Groupe, azienda con circa 1,4 miliardi di ricavi nel 2021 e canali free come M6, W9, 6Ter e pay come Paris Permiere, non farà parte del grande piano del gruppo della famiglia Berlusconi.

Nella primavera del 2021 Rtl per la vendita di M6 aveva raccolto le prime offerte dai broadcaster europei scegliendo rapidamente per la soluzione casalinga più scontata, cioè l’aggregazione con Tf1, ma anche più rischiosa a causa dell’alta concentrazione nel mercato pubblicitario che si sarebbe creata. I vincoli Antitrust hanno portato un mese fa i registi dell’operazione, Rtl appunto e Bouygues in quanto azionista di Tf1, a desistere lasciando i tedeschi davanti a un bivio con tempi stretti per una scelta: mantenere la partecipazione o trovare subito un nuovo acquirente e ottenere tutti i via libera necessari alla cessione entro la prossima primavera quando M6 dovrà rinnovare le licenze quinquennali in Francia.

Il test di mercato, annunciato dal ceo Thomas Rabe, è stato rapidissimo e ha portato tre proposte non vincolanti in una decina di giorni: oltre a quella italo-francese, una offerta della cordata data subito per vincente con Stephane Courbit di Banijay e l’imprenditore della logistica marittima Rodolphe Saadé e una di Daniel Kretinsky, proprietario di Czech Media, socio di minoranza di Tf1 e in passato anche della tedesca Prosiebensat.

Dopo un week end passato a valutare le proposte definite «finanziariamente attrattive», il cda di Rtl ha deciso di rivedere la strategia e di mantenere la partecipazione pur restando aperta in futuro ad operazioni di consolidamento. «Continueremo a perseguire la nostra strategia per costruire gruppi media nazionali di grandezza sufficiente a competere con le piattaforme Usa» ha dichiarato Rabe.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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