Il neo direttore di Rai Sport, Carlo Paris, ha presentato ieri pomeriggio in diretta su Rai Sport 1 il nuovo piano editoriale della testata sportiva della tv pubblica. Il piano ha in cantiere un palinsesto con più immagini ed eventi, meno talk e il lancio di un canale in alta definizione.
«Imprescindibile – afferma Paris – il lancio di un canale in alta definizione», mentre sul web dovrà aumentare l’impegno dei giornalisti. «La Rai è l’unica tv europea con due canali sportivi, molte non hanno affatto un canale sportivo – ha riferito Paris all’Ansa -. Presto, probabilmente a partire dalla prossima estate, Rai Sport 1 sarà trasmesso finalmente in HD, che è fondamentale per lo sport, e Rai Sport 2 sarà la copia di RaiSport 1 per consentire di vedere il canale a chi non ha l’alta definizione».
Il successore di Mauro Mazza ha affermato che la redazione dello sport di Viale Mazzini deve tornare ad avere credibilità da vero servizio pubblico «evitando le risse verbali» e con un palinsesto che preveda «più inchieste, reportage e racconto dello sport», dando voce anche a «persone e storie che pochi raccontano», come il recente protocollo di intesa con il Cip, il Comitato italiano paralimpico. «Fino al mio arrivo il palinsesto di Rai Sport 1 prevedeva otto ore al giorno di talk, ora siamo arrivati ad un’ora e mezza. In una fase di crisi del talk non potevamo dedicarvi tutto questo spazio. Ora privilegeremo gli eventi di tutti gli sport. Trasmetteremo reportage e racconti, anche e soprattutto sul sociale, oltre che sulle discipline dei disabili. Sono temi che non racconta nessuno, se non lo fa il servizio pubblico chi mai potrebbe».
Lo stile della Rai dovrà quindi emergere, anche nelle telecronache: «I differenti stili appassionano e dividono spettatori e critici: telecronache con troppe voci, troppe pause, ritmo forsennato, monotonia, troppi dati statistici, scarsa informazione», ha detto Paris, che però non vuole uniformare i telecronisti, semmai dare loro possibilità di formazione per migliorare la tecnica. «Vista la carenza di eventi, per riempire la programmazione, si è cominciato a inserire trasmissioni definite contenitori mattutini, pomeridiani e serali realizzati per lo più con la formula del talk», ha spiegato il direttore. «I risultati di alcune indagini del nostro marketing ma anche il ruolo di servizio pubblico, ci consigliano e ci chiedono invece meno parole, e dunque meno talk, e di contro più immagini e soprattutto più eventi sportivi». Sarà data una sforbiciata anche agli ospiti e agli opinionisti esterni, in realtà già ridotti finora, chiamandoli solo in caso di «autentico valore aggiunto». Andranno in onda anche «pillole su benessere e alimentazione di 10-15 secondi di spot fatti da grandi testimonial per favorire, in un paese in cui cresce il tasso obesità e sedentarietà, uno stile di vita sano e diffondere i valori etici».
«Il rinnovo del contratto per altri per tre anni sui diritti tv per gli highlights di serie A e B di calcio, oltre che per le dirette di Coppa Italia, consentirà ad esempio a Quelli che il calcio di tornare a fare i collegamenti dall’interno degli stadi e a 90° Minuto di tornare a trasmettere per primo in chiaro le immagini, dopo l’uscita di Cielo. La tv pubblica ha anche i diritti per quasi tutte le discipline olimpiche, anche invernali, e trasmetterà in esclusiva le Olimpiadi di Rio dell’anno prossimo. È compito del servizio pubblico occuparsi di sport minori – afferma ancora Paris -. Speriamo di poterlo fare di più anche nelle trasmissioni sulle reti generaliste».
Nel suo piano Paris ha pure fatto riferimento al rapporto con gli altri tg, un tema da sempre critico anche perché fino all’anno scorso Tg1 e Tg2 utilizzavano risorse interne alle proprie redazioni per coprire gli eventi maggiori. «Il contributo della nostra testata ai telegiornali in tema di sport è diventato nel tempo sempre meno incisivo e costante se non addirittura saltuario e occasionale. Proprio per ovviare a questa carenza Rai Sport verrà dotata di una organizzazione che proporrà regolarmente servizi ai telegiornali che, da parte loro, si impegneranno a rispettare la titolarità che ci è stata affidata». Discorso diverso per RaiNews24 che invece utilizzerà costantemente il lavoro di Rai Sport. Con i tg regionali è invece in preparazione un quotidiano sportivo che racconterà «tutto lo sport nelle regioni italiane».
Non è prevista invece una nuova organizzazione redazionale, dal momento che nel tempo ci sono stati continui cambi e nessuna novità di queste ha funzionato. «In realtà i fallimenti non erano dovuti al modello prescelto ma alla modalità di applicazione o meglio non-applicazione del modello stesso». Perciò Paris chiede semplicemente maggiore attenzione nell’applicazione delle linee guida e di rispettare il contratto di lavoro, lui che si è occupato per anni di sindacato ed è stato nell’ultima commissione per il contratto dei giornalisti. Peraltro non ci sono grandi movimenti in redazione, oltre ai nuovi vicedirettori già annunciati, Marco Franzelli e Marco Civoli (Milano) e alle conferme di Ivana Vaccari, Raimondo Maurizi e Jacopo Volpi. Promozione anche per Fabrizio Failla come caporedattore, che si occuperà dei rapporti con le federazioni, uno dei punti sottolineati dal direttore nel suo piano. Infine sarà tolta la coltre di polvere all’immagine di Rai Sport, con un gruppo che è già al lavoro per rinnovare la brand identity, concepita per durare nel tempo.
Fonte: ItaliaOggi | Rai Sport