L’ad Salini ha annunciato alla Commissione Vigilanza il lancio a breve del nuovo canale Rai in lingua inglese. Pronte altre novità per la TV di Stato entro 6 mesi.
Il canale in inglese della Rai è previsto dal contratto di servizio varato alla fine del 2017. Lo si attendeva già nel 2018. Salini ha spiegato in Commissione di Vigilanza che il nuovo cda ha preso sei mesi di tempo per iniziare a varare tutti i cambiamenti che attendono la Rai nei prossimi anni e che questo è il momento di partire.
L’amministratore delegato della Rai ha dichiarato che il nuovo canale andrà a riempire un tassello della tv pubblica che in Italia ancora non esiste e che invece è già forte in altri paesi europei con l’obiettivo di parlare dell’Italia al mondo nella lingua internazionale. Il nuovo canale in inglese sarà la terza emittente della TV di Stato rivolta al pubblico estero insieme a Rai Italia e Rai World Premium. Andrà a promuovere la cultura, le imprese, i valori e il territorio italiano, e valorizzerà l’identità del paese e rafforzerà l’immagine e l’influenza dell’Italia all’estero, raccontando le grandi imprese e la ricchezza delle piccole e medie imprese italiane.
Lo scopo del nuovo canale sarà anche quello di educare gli italiani all’apprendimento della lingua inglese, e di informare sui principali eventi politici, economici e sociali. Compito non facile, dal momento che i primi fra gli italiani a dover essere educati all’apprendimento della lingua inglese sono proprio i politici che si suppone saranno interpellati spesso dal nuovo canale.
In Rai, comunque, hanno la soluzione: il palinsesto sarà infatti basato su contenuti originali, su contenuti rieditati provenienti dagli archivi Rai, su opere cinematografiche, sottotitolati, e su spazi informativi in lingua inglese. La parola chiave sarà sottotitoli, insomma. In ogni caso il canale sarà distribuito in Asia, Africa, Europa e America, sia via satellite sia via cavo. In Italia invece sarà presente sia sul digitale terrestre sia sui bouquet satellitari (Tivùsat).
In realtà quello dell’uso dell’inglese è il problema minore. Il quotidiano La Notizia ha infatti parlato ieri dei rilievi del consigliere Riccardo Laganà sulla decisione di affidare la realizzazione del canale a RaiCom, la controllata di Rai spa guidata da Monica Maggioni. Rilievi espressi in alcune lettere inviate sia ai vertici e al cda della Rai che alla commissione di Vigilanza e ai ministeri interessati (Economia e Mise). In sintesi Laganà sostiene che realizzare il canale sia un obbligo di servizio pubblico (previsto peraltro dal contratto, quindi obbligo specifico) e assegnarlo a RaiCom significherebbe dargli valenza commerciale con la conseguenza che sarebbe vietato utilizzare a questo scopo i soldi che provengono dal canone e che vanno a Rai spa. Senza considerare il «doppio ruolo che alcuni componenti del cda Rai rivestono anche in RaiCom», con riferimento al presidente Marcello Foa (presidente anche di RaiCom) e a Igor De Biasio, consigliere di entrambe le società.
Fonte:ItaliaOggi