Monti: “Colmare il gap digitale al sud Italia entro il 2013”

Il governo Monti la settimana prossima presenterà il dossier sul Mezzogiorno, e tra i vari provvedimenti in partenza c’è anche l’impegno (presunto) per colmare il divario digitale al Sud entro il 2013.

L’Italia arranca da troppo tempo sull’aumento della penetrazione della banda larga, sulla diffusione delle reti ultraveloci,  e sull’alfabetizzazione informatica dei cittadini, che andrebbe a colmare il digital divide culturale, collocandosi agli ultimi posti in Europa nello sviluppo delle reti Internet e dell’economia digitale. E il sud Italia, sempre penalizzato, fa registrare un gap digitale ancora più alto: con il 15% in meno di utenti internet rispetto al nord, con solo il 37,5% delle famiglie che hanno accesso alla banda larga (contro una media nazionale sempre bassa che sfiora il 50%); cifre che scendono in modo preoccupante in regioni come il Molise e la Basilicata.

«Lo sviluppo del Mezzogiorno è decisivo per una crescita sostenibile e durevole dell’Italia e dell’Europa»: ha dichiarato ieri il presidente del Consiglio Mario Monti in occasione dell’incontro con i presidenti delle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), con i sindaci dei capoluoghi di Regione del Sud, e con un rappresentante dei piccoli comuni meridionali indicato dall’Anci. L’incontro di stamane è servito per proseguire il lavoro iniziato il 15 dicembre scorso sulla ridefinizione e riqualificazione dei Fondi strutturali e per definire le linee del documento “Il Mezzogiorno per l’Europa” che farà il punto sugli interventi in corso, in vista degli appuntamenti tra il Governo e le istituzioni Ue in agenda per le prossime settimane. Il documento conterrà tra l’altro anche i principali provvedimenti per il Sud già approvati dal Governo: si tratta, in particolare, di 9,6 miliardi di euro sbloccati per il potenziamento delle reti infrastrutturali; dell’avvenuto superamento dello squilibrio di risorse per garantire il funzionamento dei servizi di trasporto pubblico locale e dell’impegno già in atto per colmare entro il 2013 il divario digitale, accelerando fortemente lavori e procedure. Si spera che non si tratti delle solite promesse che, come già accaduto negli anni passati con altri governi, sono cadute sistematicamente nell’oblio.

Fonte: corrierecomunicazioni.it

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