Diritti Tv Calcio: la Serie A è a rischio declassamento

La Serie A è a rischio declassamento. Tra i numerosi problemi del calcio italiano, dallo sciopero minacciato dall’Assocalciatori allo scandalo scommesse, pende una terribile spada di Damocle: il downgrade fra le leghe europee della massima divisione italiana che potrebbe incidere pesantemente sul valore reale dei diritti televisivi.

E mentre i presidenti dei club di Serie A trascorrono dei mesi a litigare sulle modalità di spartizione degli introiti tv, con tanto di ricorsi ai tribunali e al Consiglio di Stato, la barca del calcio italiano inesorabilmente affonda. I segnali di crisi sono già evendenti: la bassa competitività delle squadre italiane nelle competizioni internazionali, il limitato potere di acquisto nel mercato anche dei club più facoltosi, la vendita per necessità economiche dei top player, l’esigenza di far cassa in vista dei regolamenti del fair play finanziario imposto dalla UEFA.

Il campionato italiano nella stagione 2009-2010 aveva la maglia nera nel rapporto fra il costo del lavoro (leggi ingaggi e tasse) e valore della produzione (i ricavi al netto delle plusvalenze): il 72% contro il virtuoso 52% della Bundesliga. Ma ciò che pesa più di ogni altra cosa sui ricavi dei club italiani sono gli introiti tv (2/3 dei fatturati). Dalla vendita dei biglietti e degli abbonamenti arriva appena il 15% dei guadagni e il 20% si raccimola da sponsor e merchandising. Voci che negli altri paesi sono ben più consistenti e in crescita costante.

Dalla stagione 2012-2013, peraltro, le Lega dovrà ridiscutere con le emittenti televisive (che nel frattempo si sono ridotte a due nel mercato italiano, cioè Sky e Mediaset) il nuovo contratto biennale: gli scandali sul calcioscommesse, l’assenza di stelle di prima grandezza e la penuria di concorrenza nel panorama televisivo potrebbero mettere seriamente a repentaglio l’abbondante miliardo di euro di ricavi che finora tiene la Serie A al livello della Liga spagnola e della Bundesliga tedesca. Secondo Il Sole 24 Ore basterebbe una sensibile riduzione dei prezzi dei diritti audiovisivi (ed esempio del 10%), già minacciata ad esempio da Sky a fronte dei fatti sul calcioscommese, per far cadere la Serie A in una crisi senza precedenti, scivolando nella graduatoria dei fatturati, in mancanza di altri significativi canali di entrata.

Fonte : ilsole24ore.com

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