Diritti tv calcio, si avvicina l’asta per la Serie A 2018-2021. Sky in pole per la gara per la Champions League, ma tra le pretendenti potrebbe spuntare Discovery. Spunta di nuovo l’ipotesi del canale tv della Lega. La7 guarda alla Coppa Italia.
Si accede la partita sui diritti tv del calcio. La prima scadenza è quella dei diritti per la Champions League, con l’asta che dovrebbe concludersi tra marzo e aprile. Quattro squadre italiane presenti, nuove fasce orarie e la decadenza dell’obbligo di trasmettere almeno una gara in chiaro, le novità che la Uefa spera di monetizzare con un aumento del 30%. Nove i pacchetti a disposizione: con Mediaset a freno a mano tirato per i guai della sua Premium, in pole ci sarebbe Sky Italia, anche se altre emittenti come la rampante Discovery possono puntare a qualche fetta della torta. Più difficile invece una partecipazione Rai.
Per i diritti per la Serie A per il triennio 2018-2021, il termine più probabile è settembre. L’obiettivo della Lega Calcio e quello dell’advisor Infront è incrementare il miliardo e duecento milioni di euro incassato due anni fa, scrive il Corriere della Sera, sottolineando però come molto dipenda dalla concorrenza interna, con le trattative fra Sky e Premium che rischiano di far saltare il banco.
Per scongiurare il monopolio o la svendita dei diritti, esiste un piano B: creare un canale autonomo con contenuti da distribuire alle tv e alla rete della banda larga. Per realizzarlo serve un partner finanziario, i colloqui con fondi d’investimento sono in corso. Ma quella della Lega Calcio Tv è un’ipotesi che ogni anno viene tirata fuori dal cassetto dalla Lega calcio per mettere in mostra un’alternativa al possibile flop della gara che nessuno vorrebbe.
Per la Coppa Italia invece le tv dovrebbero spendere poco per i diritti (25 milioni circa) e potrebbero ottenere un ritorno elevato. Nella gara potrebbe entrare in gioco anche La7 di Urbano Cairo. In tv il format funziona – ha detto l’editore, non nascondendo l’interesse per la manifestazione. I diritti sono un prodotto fondamentale per trainare lo sviluppo dell’offerta televisiva. Quelli del calcio sono gli unici che spingono gli abbonamenti delle pay-tv, ha aggiunto. Il calcio da noi è sempre un terreno fertile, ha concluso, nella convinzione che non solo all’estero, ma anche in Italia ci sia ancora spazio di crescita.
Fonte: Il Corriere della Sera