Digitale terrestre Valsugana: canali Rai a mezzo servizio

Assenza-segnale

Nei paesi della Valsugana,  nel Trentino sud-orientale, dopo l’arrivo del digitale terrestre si ricevono solo le prime tre reti Rai. Il sindaco di Grigno Leopoldo Fogarotto: «Attendiamo da anni e ora pretendiamo un servizio intero».

A Grigno e in Tesino il canone Rai si paga per intero, ma si ricevono solamente tre canali pubblici: Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Per l’ennesima volta il Comune di Grigno, con l’appoggio dei Comuni di Castello, Pieve e Cinte Tesino hanno inviato una lettera di segnalazione del problema che, però, molti temono cada nel vuoto. Sul documento si legge chiaramente che «risulta ancora diffusa la non accessibilità di gran parte dei canali e delle programmazioni Rai» e si chiede «un opportuno intervento al fine di poter addivenire ad una soluzione a tale disagio».

Il problema in realtà va ben oltre i canali Rai. Infatti, nonostante il passaggio al digitale terrestre sia avvenuto diversi anni fa, in Tesino e a Grigno si ricevono solo una decina di programmi in tutto. «Il punto però è che la Rai – dicono a più voci in valle – percepisce il canone dagli utenti e di conseguenza garantire il servizio sul territorio non dovrebbe essere una possibilità, ma un obbligo». Per risolvere la questione occorrerebbe un intervento sui ripetitori che coprono questa zona, ma mancano le coperture economiche per farlo.

valsuganaNel 2013 Rai Way aveva risposto al Comune di Grigno scrivendo che «considerata la situazione generale aziendale e gli impianti onerosi avuti nel 2012 non è possibile al momento fare alcuna previsione sui tempi necessari per estendere le tre ulteriori reti nazionali Rai». Da allora sono passati due anni, ma la situazione non è cambiata. A rendere ancora più spiacevole la situazione è che nella zona di Grigno i soli tre canali che si ricevono si vedono pure male.

«Siamo stanchi di questa situazione – ha detto il sindaco di Grigno Leopoldo Fogarotto – noi paghiamo il canone e pretendiamo che ci venga dato il servizio per intero. Non prendiamo i canali per i bambini come Rai Gulp o Rai YoYo, e nemmeno quelli culturali come Rai Storia. E’ una questione di pari dignità dei territori: perché noi dobbiamo essere penalizzati rispetto ad altre realtà? Essere una zona di periferia comporta già dei disagi e non è corretto che ci manchi anche questo servizio, soprattutto perché lo paghiamo e non poco. Capisco l’onere economico
che deve essere sostenuto, ma è un nostro diritto poter prendere tutti i canali, anche perché ormai è anni che si protrae questo problema». La lettera di segnalazione del disagio è stata inviata, ora non rimane altro che attendere una risposta da parte di Rai Way e dalla Provincia.

Fonte: trentinocorrierealpi.gelocal.it

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