Digitale terrestre Toscana: Valdisieve e Aretino ancora senza Rai

Il passaggio al digitale terrestre della Toscana forse è stato il meno traumatico tra tutti gli switch-off che hanno coinvolto le regioni d’Italia fino a questo momento. Soprattutto grazie al prezioso lavoro di coordinamento e di informazione dell’Uncem Toscana e della sua efficiente Sala Operativa ora trasformata in Osservatorio Digitale.

Ma, è inutile negarlo, con l’avvento della nuova televisione i problemi si accavallano inesorabilmente e non si fanno attendere anche a mesi di distanza dalla transizione. Nell’area della provincia di Arezzo ad esempio si riscontrano ancora gravi problemi di copertura dei segnali della Rai. A denunciare il disservizio è addirittura Federconsumatori dopo le numerose segnalazioni giunte in particolare dalle zone di Poggiola, Battifolle, Ruscello e San Giuliano, ma anche Olmo, Via Anconetana, Fonterosa, oltre che alcune di abitanti di via Giotto, via Cimabue, via Sgricci.

Da quanto riportato dalla Federcosumatori, tutti i consumatori riferiscono di avere fatto controllare i propri impianti e di avere contattato antennisti, che, dopo aver riscontrato la perfetta efficienza dei singoli impianti, ritengono l’inconveniente derivare da mancanza di segnale Rai. Si tratta (per la zona Poggiola, Battifolle, Ruscello, San Giuliano) di un bacino d’utenza di circa 5.000 famiglie che hanno provveduto ad effettuare una raccolta di firme e che, poiché siamo nel periodo di rinnovo dell’abbonamento Rai, intendono autoridurne l’importo in attesa che la situazione si normalizzi.

L’Associazione ha pertanto invitato il Comune, l’assessore Colangelo, la Provincia, l’assessore Ducci, oltre che la Rai a prendere tutte le iniziative possibili per eliminare il problema e sollecitare gli enti preposti affinché interventi, eventualmente già programmati, possano trovare attuazione nel più breve tempo. Per quanto riguarda il pagamento dell’abbonamento Rai in scadenza, aggiunge la Federcosumatori, si evidenzia come impropriamente si parli di “canone Rai”, trattandosi invece di un tributo sulla proprietà di apparecchio atto o adattabile alla ricezione dei programmi televisivi sia del servizio pubblico che di emittenti private, e come, in caso di mancato pagamento, l’Agenzia delle Entrate possa emettere, come per qualunque altro tributo, una cartella di pagamento, affidandone la riscossione a Equitalia.

Dal 16 gennaio invece nella piccola città di Londa in Valdisieve in provincia di Firenze sono scomparsi improvvisamente i canali della Rai. Fatto che ha suscitato le conseguenti proteste dei cittadini che pretendono il servizio come abbonati. Alcuni pensano ad azioni clamorose, già viste in mezza Italia, e il Sindaco Aleandro Murras chiede provvedimenti urgenti. La cosa singolare è che il territorio del comune di Londa non aveva lamentato nessun problema in fase di passaggio dall’analogico al digitale terrestre, i canali pubblici si vedevano normalmente. La situazione è invece completamente cambiata dal 16 gennaio scorso, quando solo le emittenti digitali Rai sono inspiegabilmente sparite.

Naturalmente l’amministrazione comunale si è attivata per capire qual’era la natura del problema ed ha scoperto tramite l’ispettorato Toscano del Ministero delle Telecomunicazioni e la sede RaiWay di Firenze che il canale 51, sul quale per due mesi si sono trovati i canali Rai è stato in realtà assegnato ad un’altra emittente. Tutto questo ha fatto si che il canale si sia “oscurato” e nessuna emittente si veda più. In una lettera al Ministero delle Telecomunicazione inviata nei giorni scorsi, l’amministrazione chiede che il problema sia risolto quanto prima, anche perché i cittadini sono ormai in fermento, si sono formati dei comitati che minacciano azioni di protesta, che potrebbero anche culminare con il mancato pagamento del canone.

Il Sindaco di Londa Aleandro Murras ricorda al Ministero delle Telecomunicazioni che, trattandosi di servizio pubblico, la Rai sta venendo meno ad un obbligo essenziale del contratto di servizio. «Il Comune – spiega nella lettera il Sindaco Murras – quale ente esponenziale delle legittime aspettative della comunità amministrata, deve ovviamente farsi interprete di queste istanze ed è alla luce di ciò che chiedo una pronta risoluzione del problema a Codesto Ministero affinché voglia correggere quello che “pare essere” un solo problema burocratico e amministrativo di erronea attivazione di due impianti sulla stessa frequenza del canale 51». Ma per il momento non sono arrivate notizie riguardo il ripristino del segnale.

Fonti: La Nazione Arezzo | gonews.it

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