Digitale terrestre Matera, la Rai non potenzierà il servizio tv a Tursi

I segnali del digitale terrestre, in particolare quelli Rai, latitano da quasi due anni in gran parte del territorio montano Metapontino. E nonostante le iniziative di protesta dei Comitati di cittadini e delle Comunità Montane, la tv di Stato si rifiuta ufficialmente di potenziare la copertura del servizio pubblico.

In data 25 novembre 2013, e successivamente anche in data 7 dicembre 2013, e ancora in data 18 febbraio 2014, il Comitato cittadino MuoviAmo Tursi richiese all’Ispettorato territoriale di Puglia e Basilicata, con sede a Bari, di effettuare delle misurazioni (obbligatorie per legge se richieste) nell’abitato di Tursi (in provincia di Matera), l’area più densamente popolata del territorio cittadino, e precisamente in via Italia, in piazza Maria SS d’Anglona, in viale Sant’Anna, in via Santi Quaranta. Inoltre chiese di ricevere, al più presto, dall’Ispettorato Territoriale comunicazione dei risultati di tali misurazioni, per verificare lo stato e l’effettiva copertura del segnale televisvo della Rai sul territorio.

A conclusione dei lavori di accertamento, in data 21 febbraio 2014, è arrivata la risposta dell’Ispettorato. Nella missiva c’è scritto che Rai Way non ha intenzione di potenziare il servizio perché non ha sufficienti risorse. Inoltre è stato confermato che a Tursi si può vedere solo Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai News (il solo Mux 1 della tv pubblica). Mentre tutti gli altri canali tematici sono assenti, ma anche nei territori montani circostanti.

Il 31 gennaio 2014, grazie alla segnalazione del Comitato, i tecnici incaricati dall’Ispettorato hanno fatto alcune verifiche nell’abitato di Tursi ed hanno confermato quanto sopradetto, aggiungendo che il trasmettitore presente sul Municipio era spento al momento della verifica. L’Ispettorato territoriale ha certificato, sotto nostra richiesta, lo stato di deficit digitale in cui versa Tursi e il circondario.

Il Comitato di Tursi fa leva ora sui sindaci del Metapontino, che, sulla base di questa certificazione tecnica, dovranno trovare il modo di fare pressione sulla Rai. Ma i primi cittadini dei comuni coinvolti, a detta del Comitato, «preferiscono disinteressarsi completamente dei problemi dei cittadini, mostrando invece molto interesse in appalti e bandi».

Fonte: tursienostra.altervista.org

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