Digitale Terrestre, in Toscana affrontate al meglio le criticità

Ormai tutte le regioni italiane sono passate al Digitale Terrestre, la Sicilia è stata l’ultima, lo scorso 4 luglio, ma i problemi per i cittadini sono stati tanti, basti pensare che il 20% della popolazione è rimasta senza segnale.

Non è andata meglio in Emilia Romagna e Marche dove a un anno dallo switch-off ancora molte zone non hanno la ricezione. Questa estate infatti la costa adriatica è rimasta senza segnale, niente Europei di calcio con grande delusione dei tifosi che hanno dovuto ripiegare sui canali satellitari, ovviamente chi ne aveva la possibilità. La Basilicata è passata al DTT a giugno ma, denuncia il Corecom, evidentemente la pianificazione tecnica dello switch-off aveva dei buchi, grandi come quelli gli schermi dei cittadini che da un momento all’altro sono rimasti senza trasmissioni. In sede tecnica una evidente sottovalutazione dei problemi legati all’avvento del digitale terrestre. In Puglia 3.800 chiamate sono state le telefonate al call center del ministero dello sviluppo economico il giorno dello switch-off, a fine maggio, tra chi non sapeva nulla del passaggio e chi aveva problemi tecnici, tutto buio. Insomma buona parte d’Italia ancora oscurata.

«In Toscana – commenta il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – sono trascorsi molti mesi dalla fine dello switch-off per il passaggio della tecnologia televisiva al sistema digitale e nel complesso questo passaggio è stato meno traumatico di quanto accaduto in altre regioni soprattutto per la attenta gestione dei fenomeni da parte della Sala Operativa Regionale e per le disponibilità economiche messe a disposizione dalla Regione Toscana a favore degli Enti locali e delle emittenti televisive locali». «L’impegno quotidiano della Sala operativa regionale –aggiunge Giurlani – la cui gestione è stata affidata all’UNCEM Toscana, ha permesso di contenere le criticità. Alcuni Comuni hanno dovuto risolvere problemi di ricezione sul proprio territorio, sempre con l’aiuto della Sala, per ottenere la necessaria autorizzazione ministeriale e nei casi previsti dalla LR 46/2011 e successivo DGR 824/2011, per ottenere il cofinanziamento regionale».

Dal quadro generale sul passaggio al Digitale in Toscana dopo il lavoro svolto costantemente dalla Sala operativa, non si può dire che si sia entrati ovunque nella fase di gestione. Certo, molte situazioni critiche sono state risolte, ma ne restano altre che necessitano continua assistenza.

«La Sala operativa, formalmente chiusa – chiude Giurlani – non ha mai potuto interrompere la propria attività a causa di segnalazioni giunte, che hanno spinto a supportare i Comuni per risolvere problemi di accesso al finanziamento regionale, di ottenimento delle autorizzazioni alla ripetizione del segnale televisivo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e di recupero di malfunzionamenti occasionali di ripetitori locali segnalandoli alle emittenti nazionali. Un percorso dunque, che a quasi un anno dal passaggio, vede la Toscana con meno criticità rispetto alle altre regioni e con danni limitati per un passaggio tanto rivoluzionario quanto delicato».

La Sala operativa regionale gestita da UNCEM intanto, allo scopo di concludere entro un anno dall’avvio (fine novembre) la fase di transizione al digitale terrestre, ho organizzato per i prossimi giorni una riunione con le emittenti nazionali, RAI, Mediaset, La7, per verificare la situazione di copertura del segnale televisivo sul territorio toscano.

Per tutte le segnalazioni [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.