Bologna – A Rimini e provincia, ma anche a Ferrara e in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna la tv analogica è oramai da tempo morta e sepolta. Ma, come afferma Alessandra Goldoni sul quotidiano Il Resto del Carlino, anche il digitale terrestre non si sente troppo bene. Non si contano più infatti i problemi e i disagi televisivi quotidiani subiti dai telespettatori che hanno affrontato nel novembre scorso uno Switch-off pieno di contraddizioni e ritardi, un passaggio che ha portato con sè la sparizione di alcuni canali, la confusione nella numerazione degli stessi, e i gravi problemi di copertura del segnale.
Il flop più eclatante della tv digitale nella regione è rappresentato molto probabilmente dall’assenza, durata molti mesi poi risolta da RaiWay, del TG Regionale Emilia-Romagna dagli schermi dell’utenza, che riusciva a vedere perfettamente (in alcuni casi) i telegiornali Rai del Veneto o della Lombardia, ma non quello di casa. E inoltre continua il buio catodico a Ferrara e provincia, i cui cittadini sono alle prese con il problema dei ripetitori del grattacielo, e proseguono gli oscuramenti nelle aree collinari e nei comuni marittimi della provincia Rimini e nei comuni limitrofi . Un disservizio troppo prolungato e frustrante che ha spinto la stessa Provincia di Rimini ad intraprendere un ricorso individuale pilota contro Rai e il Ministero dello Sviluppo.
Il vicepresidente del Codacons dell’ Emilia-Romagna, Fabio Galli, dalle pagine del quotidiano bolognese, afferma:«Altrochè benefici, il digitale terrestre ha portato soprattutto spese e disagi in più». Ancora oggi riceve lamentele e proteste da cittadini che si sentono traditi se non truffati dal nuovo segnale. I decoder prima di tutto. Dicevano che bastavano 20 o 30 euro per comprare un apparecchio decente e invece molti di questi aggeggi si sono rivelati dei bidoni. Quei decoder sono finiti nella spazzatura è stato necessario comprarne altri, più costosi. E non è tutto. C’è gente che aveva cambiato la scheda dell’ antenna troppo prima del digitale. Ha dovuto rimetter mano al portafoglio. Per non parlare di quelli che abitano in montagna e che per veder qualcosa hanno dovuto acquistare l’antenna parabolica».
«Ci sono utenti, soprattutto anziani, che di fronte alla prima difficoltà rinunciano a vedere la tivù o aspettano l’aiuto del figlio che ritorna a casa la sera. Perchè bisogna chiedere loro di interessarsi di elettronica o di imparare a maneggiare con destrezza due telecomandi? Il digitale doveva rappresentare un aiuto, non una complicazione». «Volevamo fare una mappatura (delle are più critiche della regione – ndr), ma ci abbiamo rinunciato. Segnalazioni di problemi e disservizi arrivano da un po’ tutte le parti. Diciamo che si si salvano Piacenza e il Parmense. In certe zone di Modena per andare sul primo canale Rai bisogna digitare 851; per andare sul secondo 852 e ogni tre-quattro giorni va risintonizzato il televisore. Mica tanto normale…».
Ciao sono Erika da Faenza.E’vero ci sono dei problemi.Molti canali non si vedono(c’e’proprio l’assenza di segnale) il canale Iris da me non si vede più e nella tv che era senza decoder e di conseguanza l’abbiamo preso i canali mediaset si vedono male,le immagini sono frammentate,si bloccano.Inoltre quest’estate mi e’ capitato di vedere dei film che si sono letteralmente interrotti e non ho potuto vedere la fine.La cosa mi ha fatto piuttosto incazzare.