Switch-off Marche. Solazzi: “Se una sola tv locale sarà oscurata, chiederemo risarcimento”

Ancona – Il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi attacca l’Agcom, l’autorità delle telecomunicazioni: «Avevamo chiesto il rinvio dello Switch-off al maggio 2012; se una sola emittente locale sarà oscurata, reagiremo».

Il passaggio al digitale terrestre nelle Marche prenderà il via il 5 dicembre (guarda qui il calendario completo del passaggio) e «se anche una sola emittente locale sarà oscurata», il presidente dell’Assemblea legislativa regionale è pronto ad essere «alla testa di un’azione legale per la richiesta di risarcimento danni». Protagonista di un’invettiva contro l’Agcom oggi, durante una conferenza stampa, Solazzi ha accusato l’autorità di «totale insensibilità», di fronte alle richieste da parte della Regione e delle parti sociali per il rinvio dello Switch-off al 2012, anzi di avere messo a segno un «colpo di Stato» nel non tenere conto delle richieste della Regione Marche – «non un privato cittadino, ma un’istituzione» – nel Piano nazionale delle frequenze.

«Ci sono frequenze attribuite a noi e ad altri Paesi della ex Jugoslavia – ha denunciato -, con il rischio di interferenze che cancellerebbero le emittenti locali, un patrimonio di informazione e di democrazia». «Le frequenze pulite – ha proseguito – sono state assegnate ai grandi network, che le usano per ripetere gli stessi programmi, magari a orari diversi. E’ più utile questo oppure salvare le piccole emittenti che hanno fatto investimenti e garantiscono posti di lavoro?».

Fonte: ilrestodelcarlino.it

6 thoughts on “Switch-off Marche. Solazzi: “Se una sola tv locale sarà oscurata, chiederemo risarcimento”

  1. Switch-off si deve fare come calendarizzato, hanno avuto molto tempo per prepararsi, prendetevela con voi stessi e la vostra incompetenza e lasciate che il paese vada avanti con la riforma tv grazie.

    1. Caro Mauro,
      in tutte le regioni digitalizzate gli enti e le istituzioni (come ad esempio il Ministero dello sviluppo) hanno causato ritardi, pasticci delle assegnazioni delle frequenze e grossi problemi nella transizione al digitale terrestre a causa disorganizzazione e della fretta imposta dall’alto sotto le pressioni delle tv nazionali. Un vero e proprio casino della tv che ha continuamente portato grossi disagi alla popolazione e al mercato televisivo locale. Lo stesso calendario dello switch-off delle Marche è stato spostato più volte. I problemi delle interferenze con le frequenze dei paesi al di là dell’Adriatico non sono da poco, rischiano di oscurare realmente la televisione. Come sono importanti gli interventi di prevenzione delle zone a rischio black out e per informare i cittadini sul passaggio. Ma se devi prendertela con qualcuno dovresti rivolgerti alle persone che guidavano i ministeri e il governo appena caduto.

  2. aNCHE SE VENISSE ,PER L’ENNESIMA VOLTA PER ALTRO , POSTICIPATO (ADDIRITTURA A MAGGIO , MA DAAAAIIII LO VOGLIAMO CAPIRE CHE SIAMO STUFI DI ESSERE SEMPRE GLI ULTIMI!!!!!!!!!! ) NON CREDO CHE I PROBLEMI INTERFERENZIALI CESSINO PER MAGIA….. BISOGNEREBBE FAR ABBASSARE LA POTENZA TRASMISSIVA AGLI IMPIANTI CROATI PIUTTOSTO E QUESTO SI PUO’ FARE SOLTANTO NELLE SEDI COMPETENTI! e’ UTILE DIRE INOLTRE CHE PER IL DTT OCCORRONO ANTENNE AD ELEVATA DIRETTIVITA’ CHE LIMITANO I FENOMENI DI “RICEZIONI INDESIDERATE” QUINDI BISOGNA PER FORZA INVESTIRE IN UN BUON IMPIANTO DI ANTENNA, NON DIAMO SEMPRE LA COLPA (ANCHE SE HANNO IN EFFETTI FATTO DA PADRONE ) AI “GRANDI”EPPOI STE BENEDETTE TV LOCALI ……… MA CHI LE GUARDA?????? SI CONSORZIASSERO IN SYNDICATION COME NEGLI ANNI 80 ALMENO POTREBBERO PROPORRE QUALCOSA DI INTERESSANTE ( COME SANTORO AD ESEMPIO)INVECE DI “GIORNO E NOTTE” “SLIM ICE” ECC. ECC.

    1. Ciao Andrea B,
      lo switch-off era proprio l’occasione giusta per sistemare lo spettro, eliminare le interferenze e ordinare le frequenze nel terriorio marchigiano, coordinando il tutto con i paesi adriatici. Invece l’unico obiettivo portato avanti dal Ministero è stato quello di presevare la copertura dei soliti canali nazionali, discriminando le pur piccole e “sfigate” emittenti locali, che comunque (grazie all’iniziativa di Santoro) stanno dimostrando di essere una grossa realtà della televisione italiana. Mi sembra corretto che le istituzioni locali come la Regione si schierino a favore della tutela di questa realtà che da lavoro a centinaia di giornalisti e tecnici. Infine non è assolutamente necessario cambiare l’impianto d’antenna col digitale. Certo, se l’etere diverrà un macello di frequenze con questo switch-off, l’antennista dovrà costruire un sistema ad hoc per evitare le interferenze e i disturbi frequenziali.

      1. MANCA DAVVERO POCO , LE COSE POTREBBERO ESSERE MENO GRAVI DI QUELLE PROSPETTATE FINO AD ORA (VEDASI UMBRIA E TOSCANA)E PER LA QUESTIONE ANTENNA , TI ASSICURO CHE HO SOSTITUITO LA MIA ANTENNA ” A PANNELLO” CON UNA DIRETTIVA E ,IN ANALOGICO SONO SPARITE LE INTERFERENZE (COI CROATI PER L’APPUNTO) ED IN DIGITALE RICEVO LA BELLEZZA DI 103 CANALI (PUNTAMENTO VERSO CONERO VETTA)CON OTTIMA QUALITA’ (ANTENNA + AMPLIFICATORE 1OO EURO ,MA NE E’ VALSA LA PENA)…….STIAMO A VEDERE QUELLO CHE SUCCEDE . UN SALUTO.
        ANDREA B.

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