La Commissione Europea ha recentemente pubblicato un report complessivo sui progressi fatti dai paesi membri nei confronti del raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale, che delinea un’Europa in costante progresso per quanto riguarda la digitalizzazione e la diffusione di Internet, ma un pò indietro in tema di banda ultra larga.
Il Digital Agenda Scoreboard 2011 infatti registra un sensibile aumento dell‘uso regolare di Internet da parte della popolazione , aumentato di 5 punti ripestto al 2010, che si attesta al 65% (l’obiettivo è raggiungere il 75% entro il 2015). La copertura di tutte le tipologie aggregate delle reti a banda larga (3G e ADSL) è aumentata nel 2010 di 1 punti percentuale per raggiungere 95,3%. Tuttavia la copertura delle aree rurali è ancora bassa all’82,4%.
La diffusione e l’adozione della banda larga ultra-veloce invece è ancora basso: solo il 5% delle linee fisse raggiungono una velocità di 30 Mbps o superiori, e il 28,7% delle famiglie possono però aver accesso a tali velocità. Il 40% dei cittadini europei usa Internet per l’acquisto di beni e servizi. I prezzi medi UE per i servizi di telecomunicazioni hanno poi continuato a diminuire, sia a livello nazionale e sia per il roaming. La percentuale di cittadini che usano Internet per interagire con le amministrazioni pubbliche (e-government) è aumentato di 3 punti rispetto all’anno scorso arrivando al 41%, e la quota di utenti che sfruttano i servizi di e-government per la compilazione di moduli è aumentata fino al 50%.
Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione registra che il nostro paese ha investito bene sul mercato della banda larga mobile, e tra i primi paesi per la penetrazione delle reti ultra-veloci, ma è ancora indietro per la diffusione della banda larga fissa. Infatti da una parte il report dell’UE rileva che la penetrazione delle reti dati mobili italiane si attesta al 10,2% contro una media europea del 7,3%, con un traffico in costante aumento e tra i più alti in tutto il continente europeo. Inoltre il mercato delle reti di nuova generazione in fibra ottica del nostro paese è riconosciuto come uno dei più grandi in Europa, con oltre 2,5 milioni di famiglie e 348 mila abbonati alle reti NGN alla fine di dicembre 2010.
Il Digital Agenda Scoreboard 2011 rileva che la banda larga è adottata dall‘84% delle imprese italiane, dato in linea con la media europea, così come per la banda larga wireless. L’uso dei servizi del commercio elettronico rimane sotto la media UE, anche se in crescita. L’Italia è anche riconosciuto come paese che nel corso dell’ultimo anno ha fatto notevoli progressi nei servizi di e-government, ed è tra i primi posti in termini di disponibilità in rete dei servizi pubblici per i cittidini e per le imprese. Tuttavia rimane col 23% al di sotto della media UE (41%) in parte a causa della presenza diffusa di reti private dedicate all’erogazione del servizio pubblico ai cittadini.
L’altro lato della medaglia però rileva una bassa la penetrazione della banda larga fissa italiana: solo il 59% delle famiglie ha una connessione a Internet, è l’83% di queste connessioni è a banda larga, un piccolo miglioramento comunque inferiore alla media UE dell’87%. La percentuale degli utenti italiani che usa regolarmente Internet, il 48%, è tra le più basse in Europa. Mentre l’Italia è al primo posto della poco onorevole classifica dei paesi europei col più alto tasso di popolazione che non ha mai usato la Rete che si attesta al 41%.