MILANO – L’assemblea della Lega Calcio Serie A ha sostanzialmente approvato la proposta Chiusano e della sua azienda Made Filmmaster per il salvataggio di Dahlia Tv a patto però che anche TI Media accetti il piano. Il piano Chiusano prevede il ricorso al concordato con la creazione di una bad company e una newco dove far confluire il calcio e un altro paio di voci (sicuramente i contenuti adult). La proposta prevede inoltre che le entrate spettanti a T.I.Media e alla Lega Calcio subiscano una riduzione (per le squadre di Serie A circa la metà degli incassi previsti per i diritti tv).
Alcuni presidenti delle società di calcio hanno chiesto però un ulteriore approfondimento. L’assemblea «ha autorizzato l’ufficio di presidenza a proseguire nell’esame della situazione e favorire una soluzione che consenta la continuità trasmissioni e minore impatto negativo possibile dal punto di vista economico», ha spiegato il presidente della Lega di A Maurizio Beretta. Nella sostanza però il progetto è stato accettato dalla Lega anche se potrebbe subire qualche piccola modifica.
Il piano di concordato di Made è basato su tre precondizioni fondamentali. La prima è che i soci svedesi di Dahlia (Wallenberg) contribuiscano con almeno 11 milioni di euro al concordato per ripianare una parte del debito accumulato dalla pay-tv. Inoltre la Lega Calcio e le società di Serie A dovrebbero rinunciare ai crediti sui diritti tv (20 milioni di euro circa) e sostenere un nuovo canale tv (senza però accollarsi gli oneri di editore). Infine T.I. Media dovrà ridurre drasticamente la cifra di affitto della banda dei mux del digitale terrestre (attualmente è di circa 30 milioni l’anno). Ora con l’ok degli svedesi e della Lega manca solo quello della società di proprietà di Telecom Italia per avviare il piano di salvataggio. Siamo quindi a un passo da una fine (forse lieta) della vicenda Dahlia Tv.
Secondi le fonti la Lega Calcio si sarebbe dichiarata pronta a rivedere le sue pretese economiche, incassando un euro e mezzo per ciascun abbonato (su un totale di circa 270 mila) per ogni giornata fino al termine del campionato.
L’incasso globale scenderebbe così a circa 5 milioni di euro, contro i circa 23 previsti. A questi bisognerebbe aggiungere gli 8 milioni iniziali ancora da incassare. In cambio la Lega garantirebbe la produzione delle gare.
Il giorno decisivo per le sorti della pay tv dovrebbe essere martedì 22 febbraio, quando è in calendario il cda di Telecom Italia Media.