Chiusura Teletirreno, mancano spettanze e Tfr per i lavoratori licenziati

Grosseto – A otto mesi dal loro licenziamento, il 16 dipendenti di Teletirreno, l’emittente televisiva della società Teleradiocenter che terminò le trasmissioni il 22 di novembre 2011, devono ancora essere liquidati, alcuni per le spettanze loro dovute e tutti per quanto riguarda il Trattamento di Fine Rapporto.

Lo denuncia l’Associazione Stampa Toscana, il sindacato dei giornalisti toscani, manifestando piena solidarietà nei confronti di lavoratori che, oltre ad aver perso il loro lavoro, vantano crediti legittimi verso un’azienda che ha provveduto al loro licenziamento senza troppi scrupoli e senza nemmeno seguire le doverose procedure di legge.

Fermo restando il ricorso alle vie legali, che ogni singolo lavoratore ha scelto o meno di percorrere per tutelare la propria posizione, l’Associazione Stampa Toscana ritiene inaccettabile questa situazione che va avanti da 240 giorni e che colpisce in modo particolarmente duro i lavoratori e le loro famiglie in un pesante contesto di crisi. Insieme a loro, pertanto, intende portarla all’attenzione della città e delle istituzioni proprio nel periodo che coincide con la consegna del prestigioso Grifone d’Oro che verrà celebrato il prossimo 10 agosto in piazza Dante a Grosseto.

Nel 2010 questo premio, ambìto riconoscimento che la città di Grosseto concede una volta all’anno, fu assegnato proprio all’emittente televisiva Teletirreno. Oggi a distanza di due anni e in nome anche di quello che ha rappresentato per tutte le istituzioni della città l’assegnazione di quel premio, sarebbe opportuno che venisse mantenuta alta l’attenzione su un “caso” ancora aperto che riguarda il presente e il futuro di diverse famiglie grossetane.

L’Ast si associa, pertanto, a quanto questi lavoratori chiedono ai rappresentanti delle istituzioni locali, e in particolare al sindaco di Grosseto e al presidente della provincia di Grosseto, perché si facciano carico di questa situazione convocando un tavolo aperto per trovare una soluzione.

Fonte: giornalisticalabria.it

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