Censis: 66,2% le case connesse con ADSL, 44% con Wi-Fi

Secondo il Rapporto “Municipium 2012″ realizzato dal Censis e dall’associazione Rur (Rete Urbana delle Rappresentanze) per valorizzare le città italiane, gli abitanti dello stivale sono sempre più tecnologici e meno disposti a recarsi alle poste per pagare le bollette. Il rapporto registra infattti che 66,2% delle abitazioni in città è in rete grazie all’ADSL, mentre nel 44,4% c’e’ il Wi-fi domestico. Nel Nord, continua il Censis, l’8,7% delle case è connesso alla rete in fibra ottica, mentre al Sud questa percentuale scende all’1,4%. Il 24,8% degli italiani urbani controlla online il conto bancario, il 37,9% lo fa presso lo sportello bancario e il 9,8% per mezzo del bancomat.

Il Rapporto fornisce, in particolare, una fotografia dei comportamenti dei cittadini che vivono nei comuni con più di 10.000 abitanti e mostra come grazie alle tecnologie stanno cambiando radicalmente gli stili di vita urbani. E sono sempre meno gli italiani che si recano alle poste per operazioni elementari che si possono sbrigare anche a distanza, come il pagamento delle bollette per le utenze domestiche (gas, luce, acqua). Ormai il 48% degli italiani che vivono in città ha effettuato la domiciliazione bancaria. Forti differenze si riscontrano in base al titolo di studio: solo il 28% dei laureati si reca all’ufficio postale contro ben il 78% di chi ha la sola licenza elementare. I cittadini sono costretti ad andare alle Poste per ritirare le raccomandate. Tra i cittadini che nell’ultimo anno hanno ricevuto una raccomandata o un pacco, il 62% si è dovuto recare all’ufficio postale di zona per il ritiro almeno una volta su quattro, il 26% la metà delle volte, il 12% sempre.

Mentre cresce l’uso di Internet tra gli italiani per i conti online, non si sviluppa quanto dovrebbe il mercato delle attività commerciali sul Web. Il negozio trazionale infatti risulta ancora il canale di vendita preferito dalle aziende (74%). Il web è al secondo posto come canale di vendita (58%), seguito da channel shop (13%), social network (12%) e mobile (9%). E’ il quadro offerto dalla ricerca “e-Commerce: Scenari, Trend, Limiti ed Opportunita“, presentata a Milano nel corso l’E-Commerce Power da cui emerge però che solo il 29% delle aziende usa un punto vendita online.

La ricerca di Business International – Fiera Milano Media, che ha coinvolto 200 aziende italiane, evidenzia anche che tra le aziende che ancora non sono dotate di un punto vendita elettronico, il 34% dichiara di non aver intenzione di utilizzarne uno in futuro mentre il 37% prevede di implementarlo in non prima di 3 anni. Non mancano segnali incoraggianti: il 59% delle aziende che hanno un punto di vendita elettronico, dichiara infatti “che destinerà una quota maggiore di budget per ottimizzare sviluppo ed implementazione di piattaforme e-Commerce nel 2013″.

Tra i canali in cui queste aziende hanno intenzione di investire maggiormente nel prossimo anno figurano il web (77%), social media (65%) e mobile (54%). Infine, altro dato è quello relativo al fatturato proveniente dalle vendite online, che per il 60% delle aziende intervistate è inferiore al 10% del totale, risultato che evidenzia – sottolinea la ricerca – come anche tra le aziende ci sia un grosso potenziale non ancora sfruttato in relazione all’e-Commerce.

Fonti: Ansa | MF-DJ

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