Asta frequenze tv, Berlusconi: “Giù le mani dal Beauty Contest”

Raccontano di un Silvio Berlusconi sempre più preoccupato, anzi proprio incazzato, per la piega che sta prendendo il decreto Monti sulle liberalizzazioni, soprattutto riguardo il nodo delle frequenze tv. Si attende infatti oggi al termine del Consiglio dei Ministri, iniziato stamane con mezz’ora di ritardo, il provvedimento che andrà a bloccare la gara per le 6 frequenze pubbliche, il cosiddetto Beauty Contest che avrebbe assegnato i canali a Rai e Mediaset in forma gratuita.

«Se sono queste le liberalizzazioni che vogliono approvare, allora Monti non avrà i nostri voti» ha dichiarato B. Il blocco e il cambio della formula del concorso di bellezza del digitale terrestre non gli va proprio giù. Anche perchè, secondo il quotidiano Libero, il fondatore del Pdl aveva stipulato dei patti di non belligeranza con il governo tecnico, che non dovevano assolutamente toccare le preziose frequenze destinate al Biscione.

Ma la sospensione della gara non competitiva, ideata dall’ex ministro Romani, sembra cosa oramai fatta. Si attende solo l’annuncio al termine del Cdm. Si tratterà di una sospensione, magari temporanea, ma senza alcuna marcia indietro E in Parlamento c’è una maggioranza atipica che la sostiene, formata da Pd, Idv e Lega, che si è espressa in tre ordini del giorno. La decisione presa è quella di non assegnare le frequenze gratuitamente, anche se si esprimerà con un blocco temporaneo, anche per arginare probabili richieste di risarcimenti. I partecipanti al beauty contest hanno dovuto presentare impegni fidejussori, come deposito cauzionale, per 35 milioni complessivi, più una seconda fidejussione pari al 10% dell’investimento previsto per la realizzazione di ciascuna delle reti richieste. Durante la sospensione dell’assegnazione, il Governo preparerà l’alternativa, in stretto contatto con la commissione Ue e l’Agcom. L’asta sarà lo sbocco più probabile. Ma c’è in piedi anche l’ipotesi di terminare regolarmente il concorso e solo in seguito stabilire nuove regole per l’assegnazione dei multiplex alle tv.

Fonti: ilsole24ore.com | Libero

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