Apple: Jobs lascia, ma nel futuro della Mela c’è sempre più Tv

ROMA – La televisione potrebbe essere la prossima grande sfida della Apple, la prima per la guida di Tim Cook, dopo sortita forzata di Jobs. Voci ricorrenti su Internet di nuove tecnologie, apparecchi tv e servizi, fanno pensare ad un interesse crescente della Mela per questo settore, rimasto finora marginale per Apple.

L’ultima voce in questo senso la riferisce il Wall Street Journal che parla di una “nuova tecnologia per la trasmissione video ai televisori” in via di sviluppo a Cupertino, dando nuovo credito al progetto di un servizio di distribuzione di contenuti televisivi a pagamento che Apple aveva già tentato di creare nel 2009 con la Apple Tv. Ma recentemente si è anche parlato di nuovo di un televisore Apple che forse potrebbe uscire l’anno prossimo.

Secondo il quotidiano economico questo settore che, insieme a quello dell’editoria online, è stato fino a questo momento appena ’sfiorato’ dalla Mela morsicata, potrebbe essere il primo vero test della sua guida di una compagnia che in questi ultimi trent’anni, grazie al genio innovativo di Steve Jobs, ha avuto un impatto dirompente nei settori della musica e delle comunicazioni. Finora le puntate di successo della Apple nel settore televisivo si sono limitate alla vendita di telefilm e programmi su iTunes e attraverso il ‘decoder’ Apple Tv. Ma quest’ultimo è stato definito più volte, sia da Jobs che da Cook, solo un “hobby”.

Steve Jobs ha però spesso criticato, sia in pubblico che in privato, il modo in cui viene offerta e fruita la tv, definendolo “goffo” e non soddisfacente per il consumatore, aggiungendo però che gli attuali sistemi di distribuzione, con tecnologie diverse (digitale terrestre, cavo e satellite), rendono difficili le innovazioni. Non che la Apple non ci abbia provato, a partire dal suo primo televisore, il Macintosh Tv, lanciato nel 1993, metà computer e metà tv, che costava ben 2.000 dollari e che oggi nessuno ricorda. Il secondo, che forse si chiamerà Apple Television o iTV, di cui si vocifera dal 2010, dovrebbe avere integrati sia l’Apple Tv che iTunes, oltre ai sintonizzatori terrestre e satellitare. Un decoder ibrido per inderci. Ma al riguardo non c’é ancora nessuna conferma, ufficiale o ufficiosa, come per il resto delle voci.

Il settore televisivo, soprattutto negli Usa, è al momento al centro di grandi cambiamenti e non sono in pochi a ipotizzare nuovi modelli distributivi e di business. Apple deve vedersela non solo con Google, che nell’ottobre scorso ha lanciato – non con molto successo – la sua Google Tv, ma anche con le tv tradizionali, via etere, cavo e satellitari, nonché con gli operatori tlc. Secondo gli analisti, per avere successo ad Apple non basterà solo un nuovo apparecchio – anche se rivoluzionario come l’iPod o l’iPhone nei rispettivi campi – ma avrà bisogno di ridefinire, ancora una volta, il modo di fruizione dell’utente, la cosiddetta ‘user experience’, e soprattutto il modello di business e il modo in cui gli spettatori pagano gli show e le serie tv.

In quest’ultimo campo, è già un passo avanti, perché iTunes ha già abituato gli utenti, perlomeno americani e inglesi, a comprare i telefilm per vederli anche dopo che sono stati trasmessi in tv. Ma i telespettatori Usa stanno convergendo in massa verso servizi come Netflix o Hulu, che offrono gli stessi contenuti con tariffe fisse molto accessibili. L’ingresso nel settore della televisione per Apple potrebbe quindi essere un passo obbligato nel prossimo futuro, secondo alcuni analisti. (Vittoriano Vancini – Ansa)

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