In questi giorni è in corso l’operazione che porterà TIMVision sulla piattaforma myCanal, il servizio Over The Top di Canal+ del gruppo Vivendi.
L’operazione, anticipata dal Il Sole 24 Ore, arriva proprio in un periodo “caldo” nei rapporti tra TIM e Vivendi. L’11 novembre prossimo è programmato infatti un cda straordinario che dovrà sciogliere alcuni importanti nodi tra le due telco / media company. In realtà, afferma Andrea Biondi dalla pagine del Sole 24 Ore, il passaggio di TIMVision a Canal+ è in corso da oltre 18 mesi, approvato dal cda TIM che allora era a maggioranza Elliot-Cdp.
I vertici di TIMVision, sull’onda di questo cambiamento, avrebbero iniziato a incontrare in partner terzi (come Netflix, Discovery con Eurosport, Mediaset con Infinity+) per chiedere un coordinamento e adeguamento tecnico in vista della migrazione sulla nuova piattaforma, differente da quella attualmente utilizzata dal servizio di TIM, che fu sviluppata internamente da TIMVision con il kow how di Accenture.
Il cambio di piattaforma sarebbe necessario per avere un servizio più performante. I vertici di TIM, dopo aver scartato l’ipotesi Sky con Sky Q a causa degli attriti con la controllata di Comcast, hanno scelto myCanal di Canal+ (Vivendi) con il suo aggregatore di contenuti per l’entertainment (secondo il piano strategico 2021-2023 di TIM “Beyond connectivity”, lanciato a fine febbraio dall’ad Luigi Gubitosi, alla “factory” TIMVision).
Il processo di migrazione su myCanal si dovrebbe completare nei primi mesi del 2022, quando TIMVision girerà sulla piattaforma francese e sarà cliente di Canal+ con un contratto di fornitura commerciale.
Secondo Il Sole 24 Ore, il cambio di tecnologia potrebbe generare uno spin-off di TIMVision molto più orientato al mondo dei media e più lontano dalle dinamiche della tlc pura, che potrebbe lanciare un’offerta simile al servizio OTT di Canal+ con cinema, calcio (DAZN) e intrattenimento.
Fonte: Il Sole 24 Ore