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Agcom: italiani maniaci dei social network, ma Tv mezzo prevalente d’informazione
L’annuale Relazione dell’Agcom, redatta questa mattina a Montecitorio dal presidente Corrado Calabrò, presenta il solito quadro telecentrico del nostro sistema delle telecomunicazioni, che ha ancora troppa strada da percorrere nel 2011 per entrare nel mondo digitale della rete Internet. Il caso Italia evidenzia come sia ancora la televisione il veicolo di gran lunga prevalente per l’informazione: quasi il 90%; poi vengono i quotidiani col 61%; internet è per ora soltanto al 20%.[…]
La calda estate del concorso di bellezza del digitale terrestre
Bruxelles non vuole che il governo assegni le frequenze digitali migliori a Rai e Mediaset e mette in guardia l’Italia. Alle porte dell’estate, sono sempre più aggrovigliati i due nodi che il governo del cavaliere dovrà sciogliere quanto prima. Si tratta della procedura di assegnazione gratuita tramite beauty contest di 5 multiplex di frequenze digitali televisive e della vendita di altri MHz dello spettro elettromagnetico agli operatori telefonici per la banda larga mobile, che dovrebbe portare 2,4 miliardi nelle casse dello Stato. Se quest’ultima è sempre più in forse, stante la perdurante occupazione dei canali da parte delle televisioni locali che hanno spinto Telecom Italia & C a minacciare Palazzo Chigi di disertare in massa l’operazione, quella della concessione gratuita di canali è finita su un binario morto. Complice Bruxelles.[…]
TI Media: nasce il terzo polo televisivo italiano? Intanto arriva Google
La complicata partita del terzo polo televisivo (La7), fra voci di vendita a oligarchi russi, la improbabile vendita al gruppo l’Espresso, l’arrivo delle star della Rai come Santoro, Fazio, Floris, Gabanelli, le ire di Berlusconi, e la ricerca reale di un socio disposto a rilevare il 40% delle quote di TI Media.[…]