Report Mediobanca: nel 2021 boom dello streaming. Netflix in testa

amazon prime video netflix nowtv disneyplus

Report Mediobanca: nel 2021 accelerano i servizi in streaming. Sky Italia regina dei ricavi, con Mediaset e Rai detengono ancora l’80% del mercato tv. Netflix ha raggiunto i 4 milioni di abbonati.

Mercato TV

Gli otto principali operatori Media&Entertainment italiani nel 2020 hanno subìto una contrazione dei ricavi dell’8,8% sul 2019, quale effetto dei minori introiti pubblicitari (-13,5%) e della distribuzione di contenuti (-10,3%). Segno negativo, ma più contenuto, anche per i ricavi della pay-tV (-2%). Il mercato italiano si conferma concentrato, con i tre principali operatori televisivi (Sky, Rai e Mediaset) che detengono più dell’80% del settore televisivo nazionale

È quanto emerge dal Report Media & Entertainment dell’Area Studi Mediobanca, secondo il quale, in termini di fatturato, Sky si attesta in prima posizione (2,8 miliardi di euro), seguita dalla Rai (2,5 miliardi) e da Mediaset (1,8 miliardi). Tutti gli operatori tradizionali sono in contrazione, più contenuta per La7 (-2,5% sul 2019) e Rai (-5,4%).

Piattaforme in streaming

Nel 2020 è proseguita la crescita esponenziale delle piattaforme online, grazie anche alla forte ascesa di Netflix che può già contare su oltre 4 milioni di abbonati (quasi triplicati rispetto al 2018). Questi numeri hanno consentito all’operatore S-Vod (Subscription Video on Demand) di sviluppare nel nostro Paese un giro d’affari stimato attorno ai 300 milioni (+70% sul 2019 e +160% rispetto al 2018), con una proiezione verso i 450 milioni nel 2021.

L’ebit margin aggregato è pari al -5,2% nel 2020, in peggioramento di 4,8 p.p. rispetto al 2018, ma sono in controtendenza Mediaset (+4,3 p.p.), Walt Disney (+3,7 p.p.) e Rai (+1,1 p.p.). Continuano a brillare per redditivitá: Discovery (12,8%) e Walt Disney (10,4%).

La crescita del mercato nel 2021

Per l’intero 2021 si stima una crescita dell’8% dei ricavi complessivi dei principali operatori italiani del settore, grazie alla ripresa della pubblicità e all’ulteriore accelerazione dei servizi streaming che sfrutterà anche il completamento (previsto per gennaio 2023) del passaggio al digitale terrestre di seconda generazione (c.d. Switch-off). In tale ambito è però necessario che il nostro Paese colmi il gap in essere con i principali Paesi Europei quanto a copertura delle reti broadband VHCN (Very High Capacity Networks).

Ascolti TV

Nel 2021 la Rai è ancora l’emittente più seguita dagli italiani, con un 36% delle quote di ascolto nel giorno medio nel 2021. Seguono Mediaset (31,9%), Discovery (7,4%), Sky (6,2%), La7 (3,7%) e ViacomCBS (1,9%). Nel comparto radiofonico il Gruppo Mediaset conferma la propria leadership con le sue cinque emittenti che sviluppano quasi un quinto del mercato (18,4% share nel quarto d’ora medio 2021). Seguono il Gruppo Gedi e Rai (entrambe all’11,3%).

Trend e consumi

Con il possibile raggiungimento della spesa massima disponibile per abbonato, è probabile che gli spettatori inizino a cercare contenuti gratuiti diversificando le fonti media. È quindi possibile prevedere nel prossimo futuro il rallentamento delle sottoscrizioni ai principali player S-Vod e l’incremento dell’importanza delle offerte A-Vod (Advertising video on demand), a vantaggio degli operatori tradizionali del segmento (come RaiPlay e Mediaset Infinity), favorendo l’ingresso di nuovi operatori (Pluto Tv è visibile da fine ottobre 2021) e il lancio di nuove offerte che combinano i business model dei servizi S-Vod, A-Vod e T-Vod (Transactional video on demand). Con la moltiplicazione delle offerte in streaming crescerà l’importanza degli aggregatori di contenuti come Sky Q e TIMVision che offrono agli utenti anche un servizio di orientamento alla visione dei contenuti stessi.

Nei primi nove mesi del 2021, le principali Media & Entertainment companies internazionali hanno registrato una crescita del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2020, salvo la flessione di Sony Picture (-3,6%).

È proseguita la forte espansione dei servizi streaming, i cui ricavi sono aumentati del 25,8% (rappresentando ora il 18% circa del giro d’affari complessivo, dal 16% del 2020); in rimbalzo anche la raccolta pubblicitaria (+19,7%) e gli introiti dei parchi a tema (+47,4%, ma con ancora un limitato apporto ai ricavi aggregati), mentre il recupero della pay-tv tradizionale non è andato oltre il +3,6%, confermando una modalità di accesso ai contenuti media sempre più on demand e frammentata.

Fonte: MF-DJ

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.