Mercoledì 19 novembre Rai Way debutterà a Piazza Affari.
Ieri il board della Rai si è riunito per fissare il prezzo d’offerta a 2,95 euro per azione. La domanda è stata quindi pari a 2,1 volte gli 83 milioni di titoli in vendita ed equivalenti al 30,5% del capitale. E’ così probabile che sia esercitata nei 30 giorni successivi all’Ipo la greenshoe che vale altri 12 milioni di azioni ordinarie.
Per il numero uno della Rai, Luigi Gubitosi, è un successo. Ma è stato importante anche «per il sistema Italia che sia stata proprio una privatizzazione a interrompere la scia negativa di Ipo cancellate», ha commentato Stefano Rangone, direttore centrale di Mediobanca, coordinatore dell’offerta con Banca Imi, Bnp Paribas e Credit Suisse.
Rai Way avrà una capitalizzazione di 802 milioni e Rai incasserà 245 milioni, prima della greenshoe (con cui l’incasso sale oltre i 300). Il 50% della domanda è arrivato da Usa e Inghilterra. E non per caso. A Wall Street sono quotate le corporation degli impianti per la trasmissione, come Crowncastle e American Towers. In Europa al listino c’è solo la milanese EI towers (controllata da Mediaset). Più timidi gli italiani che peserebbero per poco più di un terzo.L’80% della domanda è di investitori di lungo termine, abituati a flussi costanti, tipici del settore delle infrastrutture con rendimenti attorno al 6%.
Ecco il comunicato del Cda Rai:
Il Consiglio di Amministrazione presieduto da Anna Maria Tarantola e riunito questa sera a Roma comunica che si è conclusa con successo l’Offerta Globale di Vendita promossa da Rai – Radio televisione italiana S.P.A. (l’Azionista Venditore) e finalizzata alla quotazione delle azioni ordinarie Rai Way S.P.A sul Mercato Telematico Azionario (MTA), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.P.A.
Il Prezzo d’Offerta è stato fissato in Euro 2,95 per Azione, con una domanda che, al Prezzo di Offerta, è stata pari a 2,1volte il quantitativo di azioni offerte. La capitalizzazione di borsa di Rai Way calcolata sulla base del Prezzo di Offerta, è pari a Euro 802 milioni.
La data di pagamento delle azioni, che sarà la medesima prevista per l’inizio delle negoziazioni sul MTA (subordinatamente al relativo provvedimento di Borsa Italiana S.P.A.), è prevista per mercoledì 19 novembre 2014.
Il presente comunicato non costituisce un’offerta a vendere o la sollecitazione di un’offerta ad acquistare o vendere, alcuna azione, diritto o altro strumento finanziario relativo a Rai Way in Australia, Canada, Giappone, Stati Uniti. Gli strumenti finanziari menzionati nel presente comunicato non possono essere venduti negli Stati Uniti d’America in assenza di registrazione presso la United States Securities and Exchange Commission o di un’apposita esenzione dalla registrazione ai sensi dello U.S. Securities Act of 1933, come modificato (il “Securities Act”). Non è intenzione di Rai Way registrare, né in tutto né in parte, l’offerta di strumenti finanziari negli Stati Uniti d’America o di effettuare un’offerta al pubblico di strumenti finanziari negli Stati Uniti d’America. Gli strumenti finanziari venduti negli Stati Uniti d’America saranno venduti esclusivamente a “qualified institutional buyers” (come definiti nella Rule 144A del Securities Act) ai sensi della Rule 144A.
Il presente comunicato è destinato unicamente ai soggetti che (i) si trovano fuori dal Regno Unito o (ii) sono dotati di esperienza professionale in materie relative ad investimenti che ricadono nell’ambito di applicazione dell’articolo 19(5) del Financial Services and Markets Act 2000 (Financial Promotion) Order 2005 (come modificato, il “Financial Promotion Order”), o (iii) sono soggetti ai quali il presente comunicato può essere legittimamente trasmesso ai sensi delle leggi vigenti che rientrano nella definizione di cui all’Articolo 49(2) da (a) a (d) del Financial Promotion Order (collettivamente, i “Soggetti Rilevanti”). Qualsiasi investimento o attività di investimento a cui il presente comunicato si riferisce è disponibile esclusivamente per i Soggetti Rilevanti e impegnerà solo i Soggetti Rilevanti. Il presente comunicato non deve essere utilizzato, né su di esso può essere fatto affidamento da parte di soggetti che non siano Soggetti Rilevanti.
Il presente documento non costituisce un prospetto ai sensi della Direttiva Prospetti. Un prospetto preparato ai sensi della Direttiva Prospetti sarà oggetto di pubblicazione. Gli investitori dovranno sottoscrivere gli strumenti finanziari indicati nel presente comunicato esclusivamente sulla base della informazioni contenute nel prospetto. Negli Stati membri dello Spazio Economico Europeo che hanno attuato la Direttiva Prospetti (ad eccezione dell’Italia), il presente comunicato è destinato unicamente agli investitori qualificati come definiti nella Direttiva Prospetti. L’espressione “Direttiva Prospetti” indica la Direttiva 2003/71/CE (e le relative modifiche inclusa la Direttiva 2010/73/EU nella misura in cui sia stata attuata nel relativo Stato membro) e include qualsiasi misura di attuazione adottata nel relativo Stato membro.
Fonte: Il Corriere della Sera | ufficiostampa.rai.it